Lampedusa. I migranti, spacciati per profughi e quindi mantenuti a spese dagli italiani, sul molo si scattano selfie, sorridono, giocano, prima dell’imbarco sulla nave-quarantena noleggiata dallo Stato italiano al prezzo di 4 milioni di euro per un 101 giorni di soggiorno a bordo (40 mila euro al dì, 285 posti letto) . La fotografia è stata scattata dal giornalista di Libero Salvatore Dama che si trova a Lampedusa come inviato. Si tratta di un documento che desta sconforto, poiché mentre i cittadini italiani soffrono una crisi senza precedenti che ha comportato in tre mesi la perdita di 500 mila posti di lavoro, il governo si occupa del mantenimento e dell’assistenza di coloro che, in barba ad ogni legge, giungono in Italia e qui si insediano con la forza.
Abbiamo combattuto una guerra faticosa e distruttiva contro il virus cinese ed ora che abbiamo azzerato quasi del tutto i contagi ecco che inglobiamo individui positivi i quali spesso fuggono dai centri di accoglienza, disperdendosi sul territorio e trasformandosi in tal modo in pericolosi vettori di infezione. Soltanto nell’ex caserma di Treviso che funge da centro di accoglienza ieri è stata certificata la presenza di 233 immigrati positivi al corona, i quali hanno infettato anche 11 operatori. Eppure l’esecutivo continua ad immagazzinare forestieri. Senza tregua.
A voi sembrano persone fuggite dalla guerra questi ragazzi muniti tutti di smartphone che si dilettano negli autoscatti o turisti pronti a godersi la vacanza all inclusive a spese degli abitanti del Bel Paese?
Siamo davanti alla più grande truffa mai subita dal popolo italiano. Inevitabile quindi che esso si senta preso per i fondelli dai giallorossi che legittimano un sistema illegale e vergognoso il quale comporta l’abbattimento dei confini, l’indebolimento dello Stato di diritto e la violazione di ogni regola. Ma soprattutto questo modus operandi insinua negli extracomunitari la convinzione che l’Italia sia il Paese dei balocchi, dove tutto è possibile e tutto è tollerato e perdonato.