Stava facendo il suo dovere, ossia stava insegnando, quando, la scorsa fine settimana, nel bel mezzo della lezione, una docente di sostegno di un istituto superiore di Riccione ha visto irrompere nell’aula il preside, accompagnato da altri due soggetti, il quale ha ordinato alla professoressa di abbandonare la struttura il più in fretta possibile poiché da qualche secondo era diventata “abusiva”, ovvero il suo Green pass, il lasciapassare con il quale il governo permette ai cittadini di lavorare, andare al bar, al ristorante, in palestra e all’università, era scaduto.

La signora, che ha scelto l’anonimato, racconta ai media di essere stata aggredita verbalmente da più persone. Ma per cosa? Perché erano passate già 48 ore dall’ultimo test del tampone? O perché la professoressa non si è vaccinata? Probabilmente per questa ultima ragione. Ormai sappiamo che chi non si vaccina viene etichettato da giornalisti e politici e opinionisti di vario tipo quale “evasore”, “criminale”, “terrorista”, “irresponsabile”.

Quindi non ci dovrebbe stupire che una professoressa venga sommersa di offese e subisca questo genere di aggressione allorché si viene a sapere che non si è sottoposta alla vaccinazione anti-covid. Ella diventa automaticamente una brutta persona. Ecco la società divisa e carica di odio che abbiamo edificato negli ultimi mesi. E sarà sempre peggio, ovvero la libertà di scelta, quella di parola, il diritto di dire la propria, di dissentire saranno sempre più soffocati in favore dell’obbligo alla omologazione del pensiero, degli atti e del comportamento. E chiunque tenterà di resistere sarà considerato un nemico del nuovo ordine sociale.

Il preside, dal canto suo, nega che le cose siano andate proprio così. Ma pure non va oltre il “no comment”. Il provveditore ha chiesto una relazione sull’accaduto al dirigente scolastico, quindi il preside dovrà rispondere dell’allontanamento coatto della insegnante dalla scuola alle ore 9:30 del mattino.

Un ultimo appunto. Non vi fa specie che un preside abbia poteri di polizia, ovvero che faccia irruzione in un’aula scolastica insieme ad altri due soggetti per controllare, quando docenti e discenti sono già in classe e hanno cominciato la lezione, la validità del certificato verde? Sembra un regime poliziesco in cui persino le pulci ormai hanno la tosse, ma l’importante è che non sia tosse da Covid-19.

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