La quarantena, la quale implica l’astinenza da abbracci, baci e anche sesso, gioca brutti scherzi a quel gruppetto di italiani, di ambo i sessi, che negli ultimi giorni stanno subendo il fascino della pochette, ovvero hanno perso la testa per Giuseppe Conte. Galeotte furono le conferenze stampa nel cuore della notte, in epoca di inevitabile penuria di amanti, nonché le apparizioni televisive del premier che abbiamo visto con un guizzo saltare da un programma all’altro, senza distinzioni. Si accingeva ad invitare gli italiani a stare in casa e intanto il foggiano nelle loro case penetrava, insediandovisi. A qualsiasi ora. Ed è stato così che fresche fanciulle ed aitanti giovanotti della penisola, annoiati dalla vita domestica, si sono accorti dell’esistenza di Giuseppi, restandone sedotti. Sui social network è un fiorire continuo di pagine, post, link, video, che sottolineano le supposte virtù (amatorie) di un premier che forse avevamo sottovalutato. In suo onore sono stati coniati hashtag quali “decretami tutta”, “decreto sensualità” “sexy premier”, “Conte bono”, “ci sto a casa io con con-te”, “Conte mania”. Le sue fans, le quali hanno appena ventenni, si dichiarano non solo innamorate ma anche pronte a sposare Giuseppi nonostante la differenza di età (più o meno quarant’anni). Insomma, il presidente del Consiglio è riuscito a convincere almeno qualcuno delle sue abilità: le adolescenti in piena crisi ormonale, che sui social pubblicano autoscatti in abiti sexy confessando che adotterebbero quel tipo di look se mai riuscissero – terminata la quarantena – ad uscire a cena con il loro idolo, nelle cui braccia si abbandonerebbero volentieri, in barba al coronavirus. Gioventù bruciata! Il primo ministro mette d’accordo femmine e maschi, dal momento che pure questi ultimi sarebbero disposti a tutto pur di trascorrere una notte di passione con Giuseppi. Iconica la sua frase da Bacio Perugina: “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre più veloce domani”. Si fanno chiamare “le bimbe” e “i bimbi” di Conte. Uno stuolo di spasimanti i quali se ne stanno ore ed ore incollati al televisore in attesa che appaia il protagonista dei loro sogni erotici, il venerato Peppino, con la sua voce calda e nasale, i suoi sorrisetti, le sue espressioni contrite. Altro che uomini palestrati, tonici, vigorosi. Il premier è il simbolo della rivincita dell’ultra-cinquantenne qualunque, anonimo, sconosciuto, quello che non noteresti mai per strada (e neanche in casa), e che un bel giorno diventa dal nulla presidente del Consiglio e poi si ritrova a gestire un’emergenza sanitaria di portata non soltanto nazionale ma planetaria e per questo all’improvviso viene considerato da qualcuno addirittura “figo”. Incredibile ma vero. Lo stesso Conte deve essersi montato la testa come tutti coloro che non ce l’hanno: pensa di essere lo spirito di Winston Churchill incarnato nel corpo di Alain Delon. “Conte, vogliamo un’altra conferenza solo per rivederti”, scrive una fan. “Sei il mio primo pensiero al mattino”, ammette un’altra. “Sei il mio decreto”, digita una tizia. “Mi fai prendere fuoco”, rivela una fanciulla. “David di Michelangelo”, commenta una ragazza sotto una sua fotografia. “Decretami l’anima”, implora qualcuno. C’è chi si chiede con impazienza: “Ao quanno cazzo ce sta n’altra diretta, me manca?” (sic!). E chi si proclama disposto a trascorrere l’esistenza in quarantena con lui, il sexy Conte. Forse l’isolamento fa davvero male al cervello. Ad ogni modo, la pagina Instagram che riunisce le ammiratrici del premier si chiama “Le bimbe di Giuseppe Conte” e conta già 240 mila seguaci in pochi giorni. A questa se ne aggiungono altre: “Le fossette di Giuseppe Conte” (2.375 seguaci), “Conte sei un figo” (circa 100 followers), “Bimbe di Conte alla riscossa” (circa 50), “Le contesse di Conte” (quasi 700 seguaci), “Conte firmami il decreto” (154), eccetera.

Qualora la carriera politica di Giuseppi dovesse bruscamente interrompersi (proprio come bruscamente è cominciata) non vi è dubbio che uno scranno color porpora gli resterebbe: il trono su cui potrebbe piazzarlo Maria de Filippi per la gioia delle sue corteggiatrici, le quali da Nord a Sud correrebbero a farsi “decretare tutte” da lui, a cui piace “decretare” da pazzi. 

Riproduzione riservata

Articolo pubblicato su Libero del 17 marzo 2020 

libro ali di burro

Il primo libro di Azzurra Barbuto
A 10 anni dalla prima edizione, la seconda è ora disponibile su Amazon in tutte le versioni

Acquistalo su Amazon