Continuano a lievitare senza sosta gli sbarchi illegali, tanto che dal 21 al 25 agosto sono pervenuti sulle nostre coste 2.116 migranti. La prima nazionalità per numero di arrivati seguita ad essere quella tunisina, seguono quella bengalese e quella egiziana. Dal primo gennaio a ieri, 25 agosto, nonostante la pandemia, il divieto di ingresso in Italia per chi giunge dal Bangladesh e le restrizioni imposte ai cittadini italiani, e soltanto a loro, abbiamo accolto 37.206 immigrati. E gli abitanti dello stivale si chiedono legittimamente che senso abbia varare proibizioni assurde, come quella di varcare la soglia dei locali pubblici senza il certificato verde, quando ogni dì immagazziniamo centinaia di extracomunitari privi di documenti, migliaia alla settimana. Trattasi di un cortocircuito, una contraddizione, una disparità di trattamento di cui qualcuno dovrà rispondere. Il governo o tiene alla nostra salute, come dichiara allorché ci infligge soffocanti limitazioni all’esercizio dei nostri diritti fondamentali, oppure non tiene alla nostra salute e spalanca le braccia a chi, aggirando ogni regola, giunge dalle nostre parti muovendo proprio da quelle Nazioni dove più imperversano le temute varianti. O una o l’altra cosa.
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