In Arabia Saudita, nonostante le temperature bollenti rendano il gelo un’eventualità remota, è inibita la facoltà di fare i pupazzi di neve e, nello stesso Paese, dove per il gentil sesso vigeva fino a qualche mese fa il divieto di mettersi al volante (e non perché ritenuto incapace di parcheggiare in modo decente, bensì per non indurre in tentazione gli uomini imbottigliati nel traffico), le donne non possono viaggiare all’estero, sposarsi, studiare e sottoporsi ad esami medici senza il permesso del tutore maschio (padre, fratello, marito, o figlio).

Non hanno vita più facile le donne – straniere incluse – in Iran, dove tra gli innumerevoli divieti a cui sono sottoposte c’è anche quello di usare la bicicletta. In molti Paesi arabi maschi e femmine non hanno il permesso di chattare, perché “il demonio è presente anche online”, inoltre marito e moglie non possono fare sesso nudi, o se proprio non riescono a tenere tutti i vestiti addosso, hanno licenza di spogliarsi purché non si guardino.

Siamo circondati da veti fin da quando veniamo al mondo ed è una grande fortuna, altrimenti il vivere civile sarebbe un problema ed ognuno farebbe ciò che gli pare calpestando i diritti altrui. Insomma, senza regole ferree che ci impongano cosa non fare la società stessa non esisterebbe. Ma a volte ci lasciamo prendere la mano ed ecco allora che vengono fuori impedimenti assurdi, alcuni tragici soprattutto perché limitano la libertà delle donne, come accade nei Paesi islamici; altri persino ridicoli. Come quello che in Australia vieta di avere il seno piccolo nei film hard, in quanto tali pellicole potrebbe costituire un’alternativa o un incentivo alla pornografia minorile.

In Alabama, Florida, Idaho, Kansas, Louisiana, Michigan, Mississippi, North Carolina, Oklahoma, Sud Carolina, Texas e Utah sono tuttora fuori legge il sesso anale e quello orale, sebbene la Corte Suprema abbia sostenuto che chiunque, consenziente, sia libero di abbandonarsi a queste pratiche senza il rischio di finire in galera. In Alabama dal 1998 non è concesso vendere vibratori ed altri sex toys. Baciarsi o accarezzarsi in pubblico, anche per marito e moglie, non è tabù solo nei Paesi di fede islamica ma persino in Michigan, USA.

Del resto, in questo stesso Stato, dove chi utilizza termini spinti in presenza di una signora commette reato, coloro che convivono senza essere sposati rischiano una multa di mille dollari e un anno di carcere. In Massachusetts, dove una norma impedisce di fare sesso con il clown di un rodeo sotto gli occhi innocenti dei cavalli, chi si concede una scappatella rischia una condanna a tre anni di prigione.

In Malesia non è lecito neanche prendersi per mano. A Dubai vieni arrestato se colto in fragranza di bacio, così come a Guanajuato, in Messico. In Colorado è proibito accostare le labbra a chi dorme. In una cittadina del Maryland, Halethorpe, invece, c’è più romanticismo: ci si può sbaciucchiare in pubblico, purché il contatto non duri oltre un secondo, altrimenti si rischia la galera. Forse i vigili sono dotati di cronometro e non appena vedono due innamorati scambiarsi un’affettuosità con la bocca sono pronti ad appioppare multe per “eccesso di durata”.

In Indiana gli uomini che hanno intenzione di limonare con la propria partner devono prima farsi la barba. In Minnesota è impedito accoppiarsi ai mariti che soffrono di alitosi, in particolare se il fiato odora di aglio, o cipolle, o sardine. Nel New Jersey se scopi in macchina e suoni per sbaglio il clacson, sei fritto: rischi persino l’arresto.

In Alabama non ti azzardare a corteggiare una femmina casta. Nello Stato di Washington deflorare una fanciulla è un delitto, insomma chi è vergine deve rassegnarsi ad esserlo per il resto della vita, altrimenti si trasferisca all’estero. Mentre in Qatar sono banditi i costumi da bagno succinti (il due pezzi è tollerato solo nelle spiagge private di alcuni alberghi) e le signore del luogo fanno il bagno vestite; in Kentucky, USA, il bikini è ammesso purché non indossato lungo l’autostrada.

In Portogallo non è consentito fare la pipì nell’oceano. A Londra i malati di peste non possono prendere il taxi. In Burundi guai a correre in gruppo. Negli Stati Uniti è proibito l’ovetto kinder, in quanto la sorpresa in esso contenuta potrebbe provocare la morte per soffocamento se ingoiata. A Singapore dal 1992 non esiste il nullaosta per masticare il chewing-gum, salvo qualche eccezione. E in Corea del Nord i jeans di colore blu sono da condannare, perché ricordano gli Stati Uniti.

Sempre in Qatar non è consentito consumare alcolici (si può trincare solo in alcuni hotel), uomini e donne non devono rivolgersi la parola in pubblico, niente magliette scollate, minigonne, pantaloncini, canottiere; spalle e ginocchia devono essere sempre coperti, e durante il periodo del ramadan non si mangia e non si beve acqua per strada. Queste regole valgono per tutti, inclusi immigrati e turisti. Mica come in Italia, dove chi arriva da fuori fa quel che gli pare, anche le schifezze.

Articolo pubblicato su Libero il 28 febbraio del 2018

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