Negli ultimi anni i progressisti, non avendo più contenuti né proposte, ci hanno rotto le scatole agitando lo spettro del fascismo ogni dì e con maggiore veemenza proprio durante le campagne elettorali, prassi che non ha giovato molto stando ai risultati elettorali. I radical-chic puntano il dito contro la destra, i cui leader vengono accostati a Benito Mussolini e Adolf Hitler.
Ironia della sorte. Proprio la sinistra, giunta al potere non per scelta dei cittadini ma per intrighi di palazzo messi a punto la scorsa estate, ha edificato in tempi record, approfittando del coronavirus, una dittatura. In questi mesi abbiamo assistito ad un abuso da parte del governo dello strumento del decreto, che ha consentito al premier di eludere le Camere, è stata creata tra le tante pure una task force anti-bufale con il compito di stabilire cosa è vero e cosa è falso, la maggioranza intendeva istituire persino la figura dell’assistente civico, una sorta di sbirro politico in borghese il quale avrebbe dovuto richiamare e segnalare i cittadini recalcitranti a sottomettersi alla tirannide sanitaria.
La sinistra ha scoperto il suo autentico volto: illiberale, antidemocratico, arrogante, ipocrita. Essa è insensibile alle istanze che provengono dal basso, eppure si fa promotrice dei diritti dei clandestini, che tuttavia scarica rapidamente sulla strada.
