“I virus sono individui esigenti: se proprio devono viaggiare, preferiscono farlo in prima classe piuttosto che sui barconi”. Lo ha detto davvero Pier Luigi Lopalco. Ecco casa accade alla scienza quando gli scienziati si politicizzano, votandosi a questo o a quel partito: perde di obiettività, quindi diventa fuffa.

Innanzitutto, vorremmo specificare che i virus non sono individui e che non manifestano preferenze sui mezzi di trasporto. Sono le persone ad essere portatrici del corona e non è quest’ultimo a prenotare la prima classe o a scegliere di prendere il bus. Quindi il Covid-19, come qualsiasi altro virus, può essere introdotto in uno Stato allorché con qualsiasi mezzo si varcano i confini dello stesso. Del resto, è un dato di fatto incontrovertibile, scientifico, acclarato, certificato e assodato: ogni dì giungono in Italia da Asia e Africa – clandestinamente – centinaia e centinaia di migranti e molti, anzi troppi, di questi si rivelano essere positivi al test del tampone.

Lopalco aggiunge: “Capiamo bene che il caso importato, soprattutto se l’importazione avviene da parte di poveri extracomunitari, faccia notizia. Capiamo anche che alcune forze politiche cavalchino questa tigre non avendo altri argomenti. Ma è bene chiarire il concetto di base, che abbiamo ripetuto fino alla nausea, e cioè che i virus non conoscono confini e quindi le azioni di contenimento devono essere principalmente azioni locali”.

Piccola parentesi: facciamo i complimenti a Lopalco, il quale ha sposato il credo piddino da cima a fondo. Ecco bene, egli parla di “azioni locali”. La prima azione locale da intraprendere è appunto la sigillatura dei confini, quindi la chiusura di porti e aeroporti non soltanto ai turisti americani, ma anche ai migranti clandestini che provengono dalle aree a rischio. Quali sarebbero le azioni locali suggerite dal dotto epidemiologo candidato del Pd in Puglia? Forse la quarantena, l’isolamento degli infetti, l’uso di protezioni individuali?

Lopalco finge di non sapere che i migranti che approdano in Italia, spesso infetti, che accogliamo, che manteniamo, che curiamo, appena possono scappano dai centri di accoglienza, come è accaduto l’altro giorno a Brindisi, in quella Puglia dove egli è candidato e dove ci auguriamo, per il bene dei pugliesi, che nessuno lo voti mai.

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