Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, il grillino Carlo Sibilia, rimasto al suo posto nel passaggio tra il primo governo Conte e il Conte bis, festeggia quando c’è ben poco da festeggiare e loda l’operato del Viminale e dell’esecutivo tutto quando ci sarebbe da andare a nascondersi per la vergogna. Sibilia, che era sostenitore della politica di Salvini consistente nel coriaceo principio dei porti chiusi salvo poi diventare in un nano secondo detrattore dell’ex ministero dell’Interno, qualche giorno fa, dopo il sì al processo al leader della Lega per avere impedito lo sbarco dei migranti che erano a bordo della Open Arms, ha pubblicato su Twitter un post. Ecco cosa vi si leggeva: “Migranti: 14 arresti e 2 partenze verso l’Italia bloccate. È necessario massimo rigore contro la tratta di esseri umani. Non possiamo permetterci neanche un ingresso irregolare. Chi viene sa che in tempo zero sarà messo su una nave per fare il viaggio al contrario”. Veramente ad oggi chi viene sa che sarà accolto è mantenuto, non respinto. Infatti il fiume di extracomunitari non si arresta, sebbene, come specifica Carlo “non possiamo permetterci neanche un ingresso irregolare”. I pentastellati vorrebbero fare arrestare non gli sbarchi, bensì Salvini, il quale ha mostrato quel “rigore” di cui parla Sibilia nella lotta “contro la tratta di esseri umani”. Vedete, cari cinquestelle, proprio non stanno in piedi le balle che ci raccontate: da un lato, incriminate Salvini per avere usato il pugno di ferro nel difendere le frontiere, dall’altro sostenete di volere impedire gli ingressi irregolari, intanto però consentite l’accesso a centinaia di persone al dì. Ricordiamo che soltanto a luglio sono sbarcati oltre 7 mila clandestini e ne sono stati rimpatriati 80, ossia l’1%. Ricordiamo altresì che nei primi sette giorni di agosto sono già approdati in Italia illegalmente 814 migranti, quasi tutti tunisini. Quindi non discettate di “rimpatri in tempo zero”, discettate semmai di zero rimpatri. Non solo non siete più credibili quando declamate codesti propositi, ma fate pure tanto ridere oramai. E non è mica finita qui. Il post di Carletto era accompagnato da una immagine in cui campeggiava la sua fotografia e sullo sfondo una nota dell’Ansa che riportava appunto la notizia che le forze di sicurezza tunisine avrebbero sventato due partenze verso le coste italiane. Insomma, le forze di sicurezza tunisine sventano due partenze e il merito se lo intesta Sibilia. Davvero abbiamo difficoltà a comprendere. Inoltre non capiamo perché Sibilia pubblichi questa info e non i numeri delle incessanti partenze dalla Tunisia, non impedite da nessuno, e degli incessanti sbarchi in Italia, non impediti da nessuno. Insomma, per il sottosegretario è più rilevante che Tunisi abbia bloccato due partenze piuttosto che il governo italiano abbia accolto dal primo luglio ad oggi quasi 8 mila clandestini che le autorità tunisine non hanno bloccato a monte, anzi a mare. Che genio quest’uomo! “Massimo rigore contro la tratta di esseri umani”, ripete Sibilia. Intanto il Viminale, dove Carlo è impiegato apre braccia e porti a chiunque e il M5S di cui fa parte ritiene fondamentale processare Salvini che ha ridotto i numeri degli sbarchi. E con quale faccia Carlo Sibilia condivide certi post sui social network? Del resto, Sibilia non conosce imbarazzo. Prima chiamava il Pd “democard”, poiché, a suo avviso, è il partito del “prima le banche”, ed i suoi membri li paragonava ai “camorristi” e li definiva “appestati”, poi ne è diventato fedele alleato. Insomma, Carlo “ha la faccia come il culo”, parafrasando Sibilia stesso che pronunciò queste parole a proposito della dem Debora Serracchiani.
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