Si era recato sulle rive del Po, a Piacenza, per trascorrere un pomeriggio domenicale di svago insieme alla moglie e al cane. Intorno alle ore 17 il quattro zampe si è gettato in acqua mentre il padrone, un quarantaduenne romeno, lo osservava preoccupato. La corrente infatti può tradire all’improvviso, catturare, trascinare via. Vedendo fido in difficoltà e capendo che rischiava di annegare, senza esitazione il proprietario si è tuffato nel fiume al fine di recuperare il cucciolo. Ce l’aveva quasi fatta. Il cagnolino come un bimbo si è aggrappato al suo amico umano, però qualcosa è andato storto. E in un baleno l’uomo si è trovato sott’acqua.

Tempestivo l’intervento delle persone presenti che hanno raggiunto il 42enne riportandolo a riva insieme alla sua amata bestia. Purtroppo il romeno, nonostante le manovre di rianimazione praticate sul posto dai sanitari e la corsa al pronto soccorso non è sopravvissuto. Ha salvato l’esistenza al suo cane ma ha perso la propria.

Si tratta di una vicenda che ha commosso non soltanto coloro che hanno assistito ai fatti bensì pure quelli che li hanno appresi leggendo i giornali. In un periodo come quello estivo in cui ogni anno si registrano migliaia di abbandoni di cani lasciati ai margini delle strade in attesa della morte dalle famiglie che, in procinto di partire per le vacanze, considerano fido un peso, un fastidio di cui liberarsi alla svelta, la storia di questo signore e del suo piccolo, sebbene non abbia avuto un lieto finale, ci induce a credere che non solo il cane è il migliore amico dell’uomo ma che pure noi possiamo essere i migliori amici dei cani. Giungendo persino a sacrificarci pur di aiutare un animale in pericolo.

Del resto, non è la prima volta che situazioni simili si verificano. Lo scorso 3 aprile un settantenne è morto fulminato a Bastardo, frazione del comune di Giano dell’Umbria, in provincia di Perugia, mentre cercava di mettere in salvo i suoi tre cani, caduti accidentalmente in un torrente. Purtroppo, in questo caso, anche le bestioline si sono spente.

Eppure, così come molti di noi preservano la vita dei pelosetti compiendo imprese addirittura eroiche, altri a causa della loro superficialità ne determinano la morte. È questo il caso dei due turisti danesi, denunciati dalla polizia municipale di Pisa per maltrattamento di animali, i quali a fine luglio hanno chiuso in auto il loro bulldog e sono andati a passeggio senza curarsi del fatto che la creatura stava soffocando dentro l’abitacolo trasformatosi in un vero e proprio forno. Una atroce agonia. La povera bestia è crepata durante il tragitto verso la clinica veterinaria.

I primi di agosto è toccato ad un cucciolo di razza pinscher, vittima collaterale di una guerra tra coniugi. Siamo a Caltanissetta. Dopo l’ennesimo litigio, lui viene allontanato da lei e quest’ultima decide di andare via da casa, non senza avere prima imprigionato il cane sul balcone, sotto il sole cocente, senza cibo né acqua né cure. È stato un vicino, accortosi dello stato di sofferenza della creaturina, che permaneva in queste condizioni da un paio di giorni, ad allertare i vigili del fuoco, ma ormai era troppo tardi. E pensare che a soggetti simili la natura consente pure di dare alla luce dei figli.

Insomma, non tutti gli individui sono dotati di sensibilità e pronti ad immolarsi pur di proteggere fido, come ha fatto il 42enne di cui vi abbiamo narrato, tuttavia non esiste cagnolone al mondo (e mai è esistito) che possa tradire, maltrattare, abbandonare o non soccorrere un essere umano. Se i cani non sanno cosa possono aspettarsi da noi, noi conosciamo cosa possiamo attenderci da loro. Nonostante questo, seguitiamo a fargli del male, approcciandoci a loro come se non fossero esseri viventi in grado di provare i più nobili sentimenti umani e di sentirsi terribilmente smarriti allorché il bipede che amano al di sopra di loro stessi li inganna, o li tortura, o li lega con una corda al guard rail con la speranza che la prossima automobile li travolga. Mentre egli se ne va allegramente al mare. E non vi è dubbio alcuno su chi sia la vera bestia.

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