Non accettavano di stare rinchiusi per precauzione. Sono arrivati in Italia e intendono andarsene in giro, liberi, incontrollati e indisturbati. Quindi i migranti del Centro di prima accoglienza di Bisconte, a Messina, oggi hanno fatto scattare una rivolta, diventata sempre più violenta, con tanto di lancio di oggetti, a causa del quale un finanziere è rimasto ferito. Sono trenta i soggetti riusciti infine a scappare dal centro. Alcuni di questi sono stati rintracciati e ricondotti all’interno della struttura, ma i più sono stati capaci di disperdere le proprie tracce dileguandosi nelle campagne circostanti.

Prepariamoci ad altri episodi simili, le cui conseguenze dal punto di vista sanitario potrebbero essere devastanti per il Paese intero, dal momento che i migranti, non di rado positivi al coronavirus, possono estendere il contagio al di fuori degli edifici che li ospitano.

Intanto il governo ha già speso in pochi giorni oltre mezzo miliardo di euro in servizi destinati agli extracomunitari pervenuti sul nostro territorio clandestinamente.

Insomma, sperperiamo ingenti quantità di denaro pubblico e ci ritroviamo il covid-19 in casa, importato dagli Stati ora travolti dall’epidemia.

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