Vabbè, su, lo confesso: quasi li avevo presi sul serio. Se non altro per l’arditezza e l’impegno nello stendere e pubblicare sul web un comunicato chilometrico e per di più terribilmente tedioso che contiene un dettagliato elenco di persone messe all’indice in quanto accusate di essere “sioniste” e nemiche dei palestinesi.

Il gruppetto di sfigati scalmanati che sta dietro il simbolo del nuovo Partito comunista non è da temere, è da compatire. Si tratta di individui non ancorati alla realtà, che parlano di lotta operaia e altra roba anacronistica, che aspirano a fare cadere il governo Meloni (costituitosi in seguito a libere e democratiche elezioni e che esprime quindi la volontà popolare) per prendere il potere e stabilire un mondo di pace e giustizia, obiettivo nobile un pianeta in cui sia diffusa l’uguaglianza, certo, ma perseguito con la violenza, l’intimidazione, la minaccia, le liste di proscrizione, l’ordine di segnalare chiunque non la pensi come loro e altri metodi fascistelli che ai comunisti piacciono tanto.

Mi sono accorta di tutto questo leggendo il nuovo comunicato pubblicato sul sito domenica 25 agosto, un altro papello che tritura le palle pure di chi non ce le ha e in cui questi eroi di noialtri, riferendosi ai giornali che hanno dato notizia del comunicato contenente le liste di proscrizione, citano nientepopodimeno che Mao Tse-tung: “Se siamo attaccati dal nemico è buona cosa. Se esso ci attacca violentemente, dipingendoci con i colori più cupi e denigrando tutto quello che facciamo, si tratta di una cosa ancora migliore, poiché ciò dimostra che abbiamo conseguito notevoli successi con il nostro lavoro”.

Ma ci siete o ci fate? Insomma, questi sovversivi del piffero stilano le liste di proscrizione in pieno stile “regime totalitario” e poi, quando chi è inserito in quella lista denuncia la cosa e non ci sta, essi piagnucolano e citano Mao, dicendosi attaccati e denigrati ingiustamente. Qui ci vorrebbe una visita psichiatrica, o l’esorcista, più che le forze dell’ordine e la magistratura.

Questi tizi giocano a fare i controrivoluzionari tenendo le chiappe sulla poltrona o al massimo tirando sputi durante le manifestazioni. Grandi paladini dei diritti umani! Grandi pacifisti! Grandi giustizieri di stocavolo!

Anziché scrivere corbellerie sulla rete e pubblicare comunicati deliranti, che li porteranno alla sbarra e poi in cella, se davvero ci tengono tanto a difendere la causa palestinese, perché non partono per Gaza a prestare assistenza umanitaria a quel popolo che dicono oppresso e perseguitato dagli israeliani? Sarebbe senza dubbio azione più produttiva ed utile rispetto a quella che attualmente stanno svolgendo dal salotto di casa.

Nell’ultimo comunicato i sovversivi con il mouse in mano precisano di non essere antisemiti, eppure quelli che loro chiamano nemici sono tutti ebrei o sostenitori degli ebrei, rei di non scagliarsi contro Israele e il suo popolo. Contro l’organizzazione terroristica Hamas nessuna parola di condanna, un’organizzazione che tiene in ostaggio un popolo intero, quello palestinese, soffocandone da ben prima della guerra ogni libertà, organizzazione antisemita per statuto, che dalla nascita si propone lo sterminio degli ebrei.

Come specificano nell’ultimo documento messo online, essi intendono “estendere la mobilitazione”. Quella dal soggiorno alla cucina per aprire il frigorifero e vedere se la mamma ha comprato il budino.

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