Ormai non è più un sospetto, un cattivo pensiero, una supposizione, ma una certezza: Ursula von der Leyen ha tradito i cittadini europei, non è stata con loro onesta. A stabilire e certificare la mancata trasparenza del presidente della Commissione Europea è stata una sentenza di condannata, intervenuta poco più di 24 ore prima del voto con il quale il Parlamento europeo è chiamato a decidere se rieleggere la donna, che non meriterebbe assolutamente di essere riconfermata per un altro mandato stando alle verità emerse nel corso del procedimento. Il Tribunale dell’Unione si è pronunciato contro la decisione della Commissione di censurare ampie parti dei contratti sui vaccini prima di renderli pubblici.

Una domanda sorge spontanea: perché Ursula voleva nasconderci parti salienti e importanti di quei contratti?

Sorprendono prepotenza e arroganza con le quali questa donna si è arrogata il diritto di privarci della nostra libertà inviolabile di ricevere informazioni che hanno a che fare con la nostra salute.

Davvero stiamo valutando di offrire a questa signora, la quale andrebbe semmai allontanata, l’opportunità di guidare l’Unione Europea, divenendo ancora presidente della Commissione Europea, nonostante il crimine da lei realizzato contro i popoli europei?

Chiunque voti a favore di questa donna e la sostenga, ne diventa complice.

Ci auguriamo che Fratelli d’Italia non cada in questo tranello. Certi comportamenti vanno puniti e non premiati. Gli amministratori corrotti che calpestano le libertà fondamentali dei cittadini non ci servono. Ci serve che restino a casa.

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