“La possibilità di allentare le misure come il green pass si presenterà soltanto quando verrà raggiunto il 90% della popolazione vaccinata. Quando toccheremo il 90% e se i comportamenti continueranno ad essere responsabili, come fatto da tutti noi fino ad ora, e le curve confermeranno l’andamento, io penso che il governo valuterà qualcosa che potrà andare verso un alleggerimento delle misure. Quello che farà non lo so, ma sono sicuro che, quando raggiungeremo quell’obiettivo, ci potrà essere un allentamento”.
Chi ha fatto queste dichiarazioni e quando? Bene, è stato il commissario per l’emergenza Franco Paolo Figliuolo nel mese di ottobre, precisamente lo scorso 18 ottobre. Eppure queste parole sono state smentite dai fatti. Infatti, a ieri, 20 novembre, la percentuale di almeno parzialmente protetti è dell’86,98%, mentre l’84,56% della popolazione vaccinabile è vaccinato. Ciò significa che tra qualche giorno supereremo il 90%, che era appunto indicato come fine per potere allentare le misure restrittive, come l’obbligo di esibizione del certificato sanitario. Tuttavia non soltanto non si parla proprio di alleggerimento, bensì si ciarla di imminente inasprimento di divieti, limiti, proibizioni, costrizioni nonché di “super green pass”, detto anche “green pass rafforzato”, con l’introduzione del quale solamente i vaccinati potranno partecipare alla vita sociale del Paese, tutti gli altri saranno esclusi nonostante risultino negativi al test del tampone, quindi non infetti e non contagiosi.
Questa è la prova che ormai, a prescindere dall’aumento delle vaccinazioni, dallo svuotamento delle terapie intensive e dei reparti ordinari, dall’abbassamento dei contagi, dal fatto che la stragrande maggioranza degli infetti è asintomatica o presenta sintomi lievi, i provvedimenti afflittivi e incostituzionali, ovvero contrari ai principi, ai diritti e alle libertà salvaguardati dalla Costituzione, si fanno sempre più soffocanti e ingiustificati. Di contro, cresce – inevitabilmente, stando così le cose – l’insofferenza di un popolo che dall’essere sovrano è stato trasformato in schiavo, a cui vengono concessi brandelli e piccoli sorsi di una libertà che nessuno potrebbe strappargli.