Si chiamano “democratici”, ma, scorticando poco poco la superficie, ecco che emerge l’anima fascista nonché quell’arroganza e quel senso di superiorità che caratterizzano i cosiddetti radical-chic, certi di avere verità in tasca che il buzzurro di destra non capirebbe mai, essendo intellettivamente inferiore. Infatti, è screditando l’avversario politico che i partiti di sinistra, i quali non possono puntare su contenuti che non hanno, mirano ad una vittoria che però non conseguono più. La medesima strategia della calunnia viene adottata ora in relazione alla vaccinazione: chi non si immunizza è indicato quale “irresponsabile”, “criminale”, “untore”, “pericolo”, “terrorista”.
Eppure i progressisti ci raccontano che vogliono combattere il fascismo e abbattere il linguaggio dell’odio e diffondere l’amore pervenendo ad una società più giusta e inclusiva. E menomale! Quello che essi stanno facendo alla nostra Costituzione è un crimine. La stanno ignorando, calpestando, violando sistematicamente, come se fosse niente.
Adesso la sinistra vorrebbe l’obbligo vaccinale, ma si accontenterebbe pure del Green Pass obbligatorio, presentato come misura indispensabile per essere liberi, sebbene esso sia l’antitesi della libertà. Senza Green Pass non si potrebbe, anzi non si potrà, entrare al ristorante, in palestra, nei locali, neppure adoperare i mezzi pubblici: dovremo dimostrare di fare parte della società dei giusti, ossia di coloro che si sono fatti inoculare il siero, o di non essere infetti e pericolosi esibendo un test del tampone pagato di tasca nostra ogni 48 ore.
Ed esponenti del Pd, come l’ex deputato Marco Miccoli, avanzano la proposta di spogliare anche del diritto di voto, quindi del diritto di essere rappresentati, i cittadini non vaccinati, ossia i cittadini che legittimamente scelgono di non sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. Non c’è nulla da fare: il Pd sta sempre lì ad arrovellarsi il cervello cercando di capire a chi negare il diritto di voto. Meno di due anni fa il sindaco di Bergamo Giorgio Gori aveva sostenuto l’idea malata del comico Beppe Grillo di togliere il voto agli anziani, ossia a milioni di cittadini attivi e contribuenti. Adesso Miccoli vorrebbe sottrarlo ai non vaccinati. Ma vi sembrano “democratici” questi qui? La democrazia stessa si fonda sul diritto di voto riconosciuto a tutti e non in base al censo, o al sesso, alle opinioni.
Le libertà fondamentali sono minacciate dalla sinistra che, dopo un anno e mezzo di epidemia, ha gettato via la maschera manifestando apertamente il suo spirito liberticida. Non si fa altro che parlare di obblighi, divieti, imposizioni, limitazioni, restrizioni, tuttavia si specifica che tali vincoli, quantunque privi di logica, ci servano per essere liberi. Gli unici diritti che esistono e vanno difesi per i progressisti sono quelli degli omosessuali, trattati però ingiustamente come categoria di svantaggiati per natura e non come persone, e quelli dei clandestini, ossia di coloro che usurpano il nostro territorio giungendo sulle coste nostrane senza documenti e con la pretesa di essere accolti e mantenuti da noi italiani, inclusi gli italiani non vaccinati, quelli che, sempre stando a soggetti schierati a sinistra, dovrebbero pagarsi le cure mediche nel caso in cui si ammalassero.
Insomma, per la sinistra i clandestini possono entrare in Italia senza uno straccio di documento, altro che Green Pass, e gli italiani senza certificazione verde non possono entrare neppure al bar.