Il consulente del governo Walter Ricciardi ieri mattina, ospite della trasmissione Agorà Estate, in onda su Raitre, ha fatto una affermazione chiara che riportiamo fedelmente (con tanto di italiano stentato): “L’aumento dei casi di contagi di coronavirus era prevedibile, ma se non saranno modificati positivamente i propri comportamenti e la circolazione del virus riaumenta, ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi, di non votare e non riaprire le scuole”.

“Come in altri Paesi” significa che Ricciardi parlava dell’Italia, ovvio. Eppure l’esperto ha avuto il coraggio di giustificare la corbelleria dichiarata, la quale ha sollevato un polverone, sostenendo di riferirsi ad altre Nazioni, mica al Bel Paese!

Del resto, il professore Ricciardi è colui che a fine febbraio ci assicurava che “le mascherine per le persone sane non servono a niente”, salvo poi cambiare idea a distanza di un mese. Oggi Ricciardi vuole imporre la mascherina persino in classe, rendendola obbligatoria per i bambini sopra i sei anni “poiché a partire da quella età è stata rilevata una diffusione del virus in maniera forte”,

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