Il Viminale rende noto che con la fine del lockdown sono stati intensificati i trasferimenti di migranti dalla Sicilia verso altre regioni. In particolare, da giugno sarebbero stati condotti sul continente 4.086 extracomunitari. Tuttavia, occorre specificare che dal primo giugno ad oggi sono approdati (quasi tutti in Sicilia) 12.866 clandestini.
Quindi ne desumiamo matematicamente che nella regione vi siano circa 8.780 dei migranti sbarcati sul nostro territorio soltanto da giungo ed altri ancora continuano ad arrivare ogni giorno. Ecco perché il governatore Nello Musumeci, che ha emanato una ordinanza che prevedeva la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per motivi sanitari, ordinanza sospesa dal Tar su richiesta dell’esecutivo, ha ragione: l’isola scoppia. E il trasferimento di meno di un terzo dei migranti pervenuti in Sicilia è misura insufficiente, tanto più se gli sbarchi seguitano ad essere incessanti.
Nel frattempo, l’hotspot di Lampedusa è nuovamente al collasso. “Altri 30 sbarchi a Lampedusa. Nell’hotspot sono di nuovo più di mille: 600 in sole 48 ore”, ha dichiarato Musumeci. Il quale su Facebook ha specificato : “Se la mia ordinanza non fosse stata sospesa, oggi avremmo una realtà molto diversa. Ma il governo centrale dice che è sua la responsabilità. E allora? Perché non interviene? Ha già coinvolto Bruxelles? Stanno organizzando la ricollocazione dei migranti negli Stati europei? Il silenzio è assordante. Tanto a pagare tutto questo pesa da un decennio è sempre e solo la Sicilia e per prima Lampedusa”.
Come dargli torto?
Inoltre, preme sottolineare che i ricollocamenti che il governo giallorosso narrava sarebbero avvenuti tra gli Stati membri, di fatto vengono realizzati tra le regioni italiane. Un’altra fregatura!