Nel sistema internazionale è in vigore un sistema di regole di tipo consuetudinario. Esse cioè nascono da una prassi consolidata che dà luogo nel tempo ad una norma di diritto. Ecco perché l’uso che vuole che l’Italia sia Paese costretto ad aprire braccia e porti a chiunque lo raggiunga illegalmente deve essere spezzata il prima possibile. Si tratta già di una pretesa, tanto che chi vi giunge non ringrazia neanche per il fatto di venire accolto e mantenuto e le Ong che ci scaricano qui i migranti lo fanno addirittura con la violenza. E ricevono – grande vergogna – il sostegno e le lodi di politici e organi di informazione.

Ciò significa che il sistema internazionale (e pure noi) dà ormai per scontato che l’Italia sia terra di nessuno e debba accollarsi il peso di una immigrazione illegale massiccia e fuori controllo. I nostri governi sono colpevoli di tutto questo, in quanto non hanno fatto rispettare le regole né hanno difeso i confini, elemento che costituisce lo Stato sovrano.

Questa anomalia è esclusivamente italiana. Non esiste nessun altro Stato al mondo che ogni giorno ingloba centinaia di migranti illegale, tanto più in un periodo in cui sul pianeta circola un virus altamente contagioso, e che garantisce vitto, alloggio, cure, assistenza, camerieri e così via a forestieri che dimorano in albergo e che peraltro hanno l’obbligo di non lavorare, campando sul nostro groppone.

Sono oltre 84 mila gli immigrati attualmente ospiti all’interno dei centri di accoglienza dello stivale. E per ciascuno sborsiamo 29 euro al giorno soltanto per le spese di vitto e alloggio. L’accoglienza è un business goloso, che ha dato vita ad una vera e propria industria che stocca merce umana e che da questa merce umana dipende.

Ecco perché gli sbarchi non vengono arrestati. Non perché non sia possibile, bensì perché manca la volontà. Del resto, che sia possibile arginare gli arrivi lo ha dimostrato il leader della Lega, Matteo Salvini, allorché era a capo del Viminale. Per questo tra meno di un mese sarà processato a Catania, per avere fatto il suo dovere: avere protetto le frontiere, imposto l’osservanza delle regole e combattuto contro una prassi illegittima che vede l’Italia continuamente invasa da immigrati che giungono qui pieni di pretese e senza nessuna intenzione di rispettare le nostre leggi, tanto che non accettano neppure l’obbligo di quarantena.

Quali giganteschi interessi si annidano in codesti traffici transnazionali? Chiunque si opponga e cerchi di voltare pagina viene preso di mira e persino processato.

Gli italiani sappiano che non vi è nulla di umano, buono e altruistico nell’accoglienza. Essa è attività disumana. E sta annientando l’Italia quale Stato sovrano, creando gravissimi problemi di ordine pubblico e sicurezza sia sul breve che sul medio e lungo periodo.

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