In poco più di 24 ore sono sbarcati sulle nostre coste 600 migranti, che non sappiamo più dove collocare, dato che molti di loro si rivelano positivi al coronavirus e tutti gli altri devono comunque rispettare l’obbligo di quarantena, purtroppo spesso eluso attraverso la fuga dalle strutture in cui vengono accolti.

Giuseppe Conte ha chiuso gli italiani in casa per mesi, soffocando le libertà costituzionali, eppure adesso il governo non interviene in modo risoluto per arginare il pericolo della seconda ondata di contagi proveniente dal continente africano dove l’epidemia imperversa. Politici e scienziati si scagliano contro i giovani che fanno l’aperitivo o vanno in spiaggia, tacciandoli di adottare un comportamento irresponsabile. Eppure, chi è meno responsabile di chi ci governa e spalanca i confini a chiunque?

Chiudiamo le frontiere ai turisti americani, ma non ai clandestini africani. Il che la dice lunga sulla inadeguatezza dei nostri ministri.

Dal primo gennaio ad oggi, ossia nel periodo della emergenza sanitaria, sono pervenuti sul nostro territorio 10.463. E i dati continuano a crescere in maniera esponenziale.

Soltanto in questi 22 giorni di luglio sono arrivati clandestinamente 3.513 extracomunitari, ossia più di quelli accolti tra il primo gennaio e il 22 luglio del 2019, quando a capo del Viminale c’era il leader della Lega Matteo Salvini

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