Il governo vuole trasformare il Mezzogiorno in un lazzaretto. Impedisce ai turisti stranieri di fare le vacanze in Italia ma spalanca le frontiere a centinaia di migranti al giorno (soltanto venerdì 10 luglio ne sono sbarcati 701) provenienti da Paesi ad alto rischio, in particolare da Bangladesh (con cui abbiamo sospeso i collegamenti aerei per motivi sanitari) e Tunisia.

Intanto ad Amantea oggi continuano le proteste inaugurate ieri contro la dissennata politica di accoglienza mantenuta dall’esecutivo giallorosso. Il governo risponde schierando l’esercito a presidio del Cas in cui si trovano 13 dei 26 bengalesi risultati positivi al coronavirus. Tuttavia, la presenza dei militari non placa i giustificati timori della popolazione locale.

Se i grillini, che hanno peraltro designato Conte quale primo ministro, stanno alla guida del Paese è grazie ai voti degli elettori meridionali, i quali ora si sentono traditi da un movimento che lo scorso anno chiudeva i porti e quest’anno, nonostante la pandemia, li tiene aperti.

Ce n’è abbastanza per delegittimarli e mandarli a casa.

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