Considerato un lusso oltre che una prelibatezza tipica della cucina francese, il foie gras, ossia il fegato di oca, o anche di anatra, alimentata forzatamente tramite imbuti di metallo inseriti lungo l’esofago allo scopo di farla ingrassare in maniera abnorme, sparirà dalla tredicesima e ultima catena di supermercati italiani che ancora lo proponeva alla clientela, l’Iper. Per raggiungere tale risultato ben 27 mila cittadini, che non apprezzano la commercializzazione di un alimento ritenuto “non etico”, hanno firmato una petizione promossa dall’associazione Essere Animali.

La produzione di questa specialità è vietata in Italia dal 2007, in quanto essa implica che le bestie vengano gravemente maltrattate patendo atroci sofferenze. I piccoli, a cui viene tranciato il becco che ostacolerebbe l’ingozzatura forzata e le cui zampe spesso vengono inchiodate al pavimento, sono imprigionati in gabbie molto strette che ne impediscono qualsiasi movimento e costretti a subire più volte al giorno la tortura del gavage, ovvero vengono imbottiti con grandi quantità di una pappetta molto grassa e salata che viene somministrata attraverso un tubo che li penetra dalla bocca fino allo stomaco, provocando lacerazioni, traumi e infezioni.

Questa mole spropositata di nutrienti determina convulsioni, diarrea, altri disturbi, ma soprattutto un ingrossamento del fegato di anatre e oche fino a dieci volte le dimensioni normali, quindi la fulminante insorgenza di una malattia, la steatosi epatica, patologia cellulare legata all’accumulo di trigliceridi a livello del tessuto epatico. Come se non bastasse, durante il gavage l’animale tenta in ogni modo di divincolarsi, rischiando la frattura del collo, la perforazione dell’esofago e dunque la morte. Insomma, a queste povere creature, che non riescono neppure a respirare, vengono inflitte violenze orribili per circa due settimana prima della macellazione, il tutto per deliziare il palato di coloro che sono disposti a spendere qualsiasi cifra pur di gustare tale piatto, di cui a livello mondiale la Francia è il principale produttore (seguono Ungheria, Bulgaria, USA e Cina) e consumatore.

Delle condizioni di anatre e oche sottoposte alla alimentazione forzata si occupò il Comitato scientifico dell’Unione europea sulla salute e il benessere degli animali che redasse un rapporto, pubblicato nel dicembre del 1998. Da esso risulta che indubbiamente il gavage conduce alla prematura dipartita della bestia comportandole altresì afflizione e patimento. Gli studiosi hanno potuto osservare che i volatili in cella, allorché entrava nella stanza l’operatore che di solito li riempiva letteralmente di cibo, si tenevano lontani dall’apertura della gabbietta come se cercassero invano una via di fuga, mentre la quotidiana alimentazione manuale di anatre e oche è associata a reazioni positive degli animali nei confronti di chi li nutre. Effetti negativi di codesta crudele pratica sono stati messi in luce pure dalla American Veterinary Medical Association.

Non digeriscono queste evidenze scientifiche i produttori di foie gras, i quali sostengono che rimpinzare fino a farli esplodere gli uccelli sia qualcosa di naturale. Eppure, se davvero lo fosse, che bisogno ci sarebbe di rinchiuderli e spingergli untuosa pappa lungo l’apparato digerente facendoli diventare obesi in tempi record?

Le oche sono ingiustamente reputate simbolo di stupidità e vacuità, ma, in verità, si tratta di creature molto intelligenti, socievoli, leali sia verso i propri simili che verso l’uomo, al cui fianco sono da sempre, anche se quest’ultimo troppo spesso si mostra insensibile nei loro riguardi. Le oche sono consapevoli di quanto gli accade e sono in grado di provare paura, angoscia, attaccamento, gioia e tristezza proprio come noi. Se solo tenessimo conto di ciò, comprenderemmo tutti quanto sia disumano sottoporle a diabolici e ignobili supplizi al fine di ottenere nient’altro che uno stuzzichino. Ad ogni modo, sebbene non sia più reperibile nei nostri supermercati, i foie gras, la cui produzione – lo ripetiamo – è illegale nel Bel Paese, potrà essere comperato sul web. Su Amazon ampia è la scelta (e per tutte le tasche) messa a disposizione di coloro i quali riescono a mandare giù una porcheria simile, come se nulla fosse.

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