Ogni dì è caccia al contagiato. L’obiettivo è superare sistematicamente quota mille e tenere vivo l’allarme. Infatti i giornali riportano il numero dei nuovi positivi ed omettono di specificare quello dei tamponi eseguiti nonché la percentuale che ne discende. Ieri è stato record di tamponi: ben 93.529.
Insomma, mesi addietro, in piena epidemia, coloro che mostravano sintomi e chiedevano giustamente di essere sottoposti all’esame si sentivano rispondere un secco no. “Direttive dell’Istituto Superiore di Sanità”, spiegavano i medici. Oggi invece non badiamo a spese e facciamo tamponi a chiunque con la speranza di racimolare infettati. Eppure dei 93.529 test di ieri soltanto 1,46% è risultato positivo al coronavirus.
Tali dati finiscono con l’essere persino rassicuranti, tuttavia seguitano ad essere proposti in maniera distorta. Si mette in luce il fatto che i contagiati hanno di nuovo superato quota mille (ieri 1.367) senza rimarcare che i tamponi eseguiti hanno sfiorato i 100 mila.