Esperte nell’arte della mistificazione, le stelle cadenti investono gran parte del loro tempo e dei loro neuroni (già esigui) nell’attaccare il leader della Lega Matteo Salvini al fine di screditarne l’agire agli occhi degli elettori sperando così – pia illusione – di recuperare qualche consenso. I cinquestelle ignorano il fatto che il loro tracollo vertiginoso è da imputare esclusivamente alla loro incapacità politica, oramai divenuta talmente palese da non potere più essere negata da coloro che hanno riposto esagerata fiducia nel Movimento fondato dal comico Beppe Grillo e dal visionario Gianroberto Casaleggio, profeta dello scoppio della Terza Guerra Mondiale nel 2020, manca ormai poco.

A difendere strenuamente i dilettanti allo sbaraglio è rimasto soltanto Marco Travaglio, forse mosso più da un sentimento di pena che da un solido convincimento riguardo la qualità di Luigi Di Maio & Co.

I grillini hanno scelto la strategia della sinistra per restare al potere, quella dell’odio: anziché concentrarsi su programmi, proposte, azioni, puntano a demolire ed erodere l’avversario, dipingendolo nel peggior modo possibile. Tattica che non paga, bensì affossa. Ed ecco che sul Blog delle Stelle, giovedì, il sottosegretario degli Interni, l’avellinese Carlo Sibilia, massimo esperto internazionale di complotti e cospirazioni orditi dai potenti ai danni dei miseri cittadini, ha pubblicato i “dati veri”, così li definisce, riguardo le migrazioni. “Questi sono i numeri che smentiscono le tante bugie raccontate sulla gestione dei migranti. I dati non lasciano spazio ad interpretazioni. Chiudiamo il 2019 con circa 10 mila ingressi, meno della metà del 2018. E, mai dimenticarlo, una significativa riduzione dei morti in mare”, ha digitato il pentastellato dalla faccia tosta.

“Si può decidere di credere alle chiacchiere, ma i dati ufficiali non lasciano spazio a polemiche e menzogne. La propaganda, se confrontata con i dati, svanisce”, ha rimarcato il sottosegretario, famoso per avere proposto nel 2012 l’abbattimento della monogamia al fine di “dare la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) tra specie diverse, purché consensienti (sic!)”.

Ciò che più fa incazzare è questo modo sfacciato di prendere per i fondelli la gente con la certezza che gli italiani siano idioti ed abbocchino. Sibilia, ben consapevole di proporre i dati in maniera distorta ed incompleta (peraltro l’anno in corso non si è ancora concluso), intende dimostrare che la riduzione degli sbarchi registratasi nel 2019 rispetto al 2018 sia merito del M5S e non di Salvini, sebbene al Viminale tra gennaio e fine agosto fosse insediato quest’ultimo. Insomma, Sibilia sostiene che, essendo il governo composto da grillini e democratici, la diminuzione degli arrivi sia da attribuire a loro, non a Matteo, la cui inettitudine sarebbe dimostrata dalla circostanza che allorché governava nel 2018 gli sbarcati furono oltre 23 mila.

Ciò che Sibilia tralascia di spiegare è che proprio nei mesi di quest’anno in cui Salvini non è stato a capo del dicastero dell’Interno, ossia settembre ed ottobre, nonché questi primi giorni di novembre, i clandestini giunti sulla nostra penisola sono più che triplicati rispetto ai mesi precedenti in cui al governo c’era il leader del Carroccio e pure rispetto allo stesso periodo del 2018.

Insomma:

nel settembre del 2018 sono arrivati 947 migranti, nel settembre del 2019 2.498;

nell’ottobre del 2018 1.007, mentre nell’ottobre del 2019 2.017.

Vero è che nel 2018 abbiamo accolto oltre 23 mila extracomunitari, ma 13.430 di questi hanno varcato il nostro territorio nei primi 5 mesi del 2018, quando Salvini non era al governo. Inoltre, nel 2017 ne sono giunti quasi 120 mila, nel 2016 oltre 181 mila. Nel momento in cui Salvini nel 2018 è stato nominato responsabile dell’Interno, gli sbarchi sono immediatamente diminuiti in modo drastico, fin dal primo mese: se nel giugno del 2017 giunsero 23.370 migranti, nel giugno del 2018 (con Matteo appena insediatosi) 3.147, nello stesso mese del 2019 1.218. Nel luglio del 2017 arrivarono 11.461 stranieri, nel luglio 2018 1.969, nel luglio 2019 1.088. Nell’agosto del 2017 3.920, nell’agosto 2018 1.531, nell’agosto 2019 1.268. A settembre 2019, con il BisConte, questa tendenza all’assottigliamento degli sbarchi si inverte, e questi esplodono letteralmente, con un boom di 2.498 migranti accolti nel giro di 30 giorni.

E adesso Sibilia vuole convincerci, da un lato, che i cinquestelle abbiano abbassato gli approdi; dall’altro, che quel mostro di Salvini ne abbia favorito la crescita.

È davvero troppo.

Articolo pubblicato su Libero il 10 novembre del 2019

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