Non conosco né ho mai letto Cesare Sacchetti. Ma della sua esistenza mi sono accorta sfogliando Il Fatto Quotidiano di ieri e apprendendo dunque quello che gli è di recente accaduto, che, secondo me, merita attenzione. La casa di Sacchetti, giornalista e blogger, il 27 gennaio scorso è stata perquisita dagli agenti della Digos. L’accusa: il giornalista avrebbe divulgato notizie false attraverso il suo canale Telegram “in merito a presunte precarie condizioni di salute dell’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, con conseguente prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo No vax”. Quindi Sacchetti è indagato per false notizie che avrebbero potuto turbare gravemente l’ordine pubblico. Su Telegram, soltanto tre giorni prima della perquisizione, Sacchetti aveva scritto: “Le voci che danno le condizioni di salute di Draghi in netto aggravamento sembrano confermate. Fonti vicine agli ambienti istituzionali riferiscono che la patologia di Draghi è piuttosto seria. Qualsiasi sarà quindi l’esito della partita del Quirinale, il liquidatore del Britannia sembra comunque intenzionato a lasciare Palazzo Chigi”.
Cazzate, a quanto risulta, meri
pettegolezzi di basso livello, dato che Draghi gode di ottima salute. Ma di cazzate e di supposizioni sono inquinati i giornali che ogni giorno inventano folli retroscena e si addentrano in ipotesi o
racconti che sono spesso frutto della fantasia di chi scrive, e ne avremmo
di esempi. Del resto, i pronostici raramente si rivelano azzeccati e i giornalisti assomigliano talvolta più a indovini sfigati che non a seri operatori della informazione.
Sacchetti, forse basando tutto sulla sua immaginazione o forse fidandosi di qualche sua fonte non attendibile, ha scritto che Draghi starebbe per lasciare Palazzo Chigi poiché malato. È autore di una frottola, o di sparare stronzate, che sia autore di un crimine che possa mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza e fomentare la parte eversiva e antigovernativa della popolazione non vaccinata però appare lievemente esagerato. Non si ravvisa come la bufala sul malessere di Draghi possa innescare la “conseguente prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo No vax”.
Come potrebbe la falsa notizia sulle eventuali precarie condizioni di salute di Draghi spingere “il contesto eversivo antigovernativo no-vax” ad una reazione violenta non si capisce. Manca il nesso logico. O almeno
non sono in grado io di individuarlo.
Sembra piuttosto essere tutta una forzatura per perquisire l’abitazione di un giornalista il quale da parecchio racconta fatti, sulla cui fondatezza non mi interrogo perché di ciò che racconta Sacchetti – con rispetto – non mi frega un fico secco e comunque non sarebbe questo il punto, i quali fatti si discostano ampiamente dalla narrazione dominante riguardante la pandemia e l’efficacia delle misure governative volte ad arginarla.
E che un giornalista possa subire una perquisizione poiché racconta che si mormora che il premier abbia problemi di salute tali che potrebbe lasciare il Palazzo mi preoccupa alquanto.

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