Non vaccinati criminali, terroristi, mafiosi, sorci, causa della epidemia e delle misure restrittive, non vaccinati egoisti, da rinchiudere, da condannare alle camere a gas, da vedere trasformati in poltiglia verde, non vaccinati causa persino delle morti di cancro, come ha lasciato, ad esempio, intendere ieri Licia Ronzulli, infermiera diventata senatrice grazie anche ai voti di quegli italiani sui quali adesso scatena l’odio sociale sia sui social network che in televisione. In questi mesi ne abbiamo sentite e lette di ogni colore contro quella fetta di popolazione che ha scelto legittimamente di non sottoporsi alla vaccinazione contro il coronavirus, gente che per questa decisione è stata ghettizzata, privata di ogni diritto, quantunque inviolabile, lasciata senza stipendio, esclusa dalla vita sociale.
Eppure siamo davvero sicuri che colpevoli dei morti, della diffusione del contagio, dell’aumento dei positivi siano i non vaccinati, i quali costituiscono meno del 10% dei cittadini italiani over 12? Leggendo i dati pare proprio di no. Infatti il 4 febbraio del 2021, quando i punturati con due dosi erano meno dell’1% della popolazione considerata vaccinabile, i morti erano 422; il 4 febbraio del 2022, ossia ieri, sono stati 433, sebbene siamo quasi tutti vaccinati, addirittura quasi 35 milioni di italiani con tre dosi. Ma ciò che più impressiona è il numero dei nuovi casi positivi: un anno addietro erano 13.659; ieri 99.522. Il tasso di positività lo scorso anno era al 5,05%, ieri era all’11,20%. I ricoverati in reparto il 4 febbraio 2021 erano 19,743; i ricoverati ieri si attestavano sui 19 mila. I ricoverati in rianimazione sono più o meno gli stessi: 2.151 il 4 febbraio 2021, oggi 1.440. I positivi in isolamento domiciliare, 408.383 il 4 febbraio 2021; 2 milioni 197.904 ieri, nonostante l’altissimo tasso di vaccinazione.
Non possiamo che concludere che la diffusione del contagio non dipende dalla risicata popolazione dei non vaccinati e, soprattutto, che il green pass, sebbene il premier Mario Draghi ci abbia spiegato che costituisca “una garanzia di trovarsi tra persone non contagiose”, non soltanto non è utile nel contenimento del contagio ma addirittura dannoso, non solamente perché annienta libertà inviolabili dell’essere umano bensì pure perché induce la gente a credere che i non vaccinati siano untori, infetti a prescindere, e che i vaccinati invece non siano veicolo di infezione.
Quando questa maggioranza al potere la smetterà di perseguitare e puntare il dito contro i cittadini non vaccinati, capro espiatorio perfetto di una maniera di gestire la cosa pubblica assolutamente inefficace e lacunosa? E quando i giornali cesseranno di fomentare rabbia e odio nei confronti di coloro che sono chiamati impropriamente “no-vax”? Questi ultimi sono “rei” semplicemente di avere compiuto una scelta possibile e lecita, ovvero di avere esercitato una facoltà il cui esercizio tuttavia viene punito con la negazione di sacrosanti diritti.