L’arrivo di tunisini in Italia attraverso le vie illegali dei trafficanti di esseri umani e delle organizzazioni criminali ha subito una impennata vertiginosa nel giro di poche settimane. Infatti, fino al 30 aprile era di cittadinanza tunisina soltanto il 5% di chi approdava dalle nostre parti. A metà maggio abbiamo avuto un lieve incremento, toccando il 6%. Nei primi dieci giorni di giugno ci fu un ulteriore aumento ed i migranti tunisini si attestarono a quota 12% degli sbarcati totali, quattro giorni dopo costituivano già il 16% e due settimane dopo il 19%. A metà luglio, invece, il 29% dei clandestini era tunisino. Poi il 41% ed oggi il 42% di chi giunge in Italia illegalmente ha cittadinanza della Tunisia, Paese che da marzo ad ora ha ricevuto dal nostro la bellezza di 61 milioni di euro, 11 dei quali (garantiti da Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio il 17 agosto) perché sorvegli le sue frontiere – cosa che sarebbe suo dovere fare – impedendo l’esodo in massa in direzione delle coste nostrane. Denari buttati a quanto pare, dato che il Viminale stesso attesta che negli ultimi giorni i tunisini pervenuti sono saliti a quota 42% sulla totalità degli sbarcati.

Lamoregese, insomma, è costretta ad attestare il suo fallimento. I numeri non si possono nascondere.

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