Qualche anno fa era arrivato in Europa dal Ruanda e da un po’ di tempo veniva accudito e ospitato dalla diocesi. Emmanuel, questo è il suo nome, è stato fermato qualche ora fa dagli inquirenti poiché sospettato di essere il responsabile dell’incendio doloso che ha devastato la settimana scorsa la cattedrale gotica di Nantes, in Francia. L’uomo, che ha 39 anni, avrebbe addirittura confessato, giustificandosi in questa maniera: “Ero arrabbiato perché mi è stato negato il visto”.

Gli impiegati della cattedrale lo descrivono come un individuo tranquillo, sorridente, disponibile, che affiancava padre Champenois durante la messa e che – poverino – aveva tanto sofferto nel suo Paese di origine.

La solita vecchia storia dell’immigrato dal passato difficile che deve essere, in fondo, compreso. La colpa magari è nostra: che non gli abbiamo rinnovato il visto quando lo pretendeva.

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