Sul Blog di Beppe Grillo si possono trovare sempre contributi interessanti. Ve ne segnalo uno che mi ha particolarmente colpita: “Legalizzazione cannabis: se non ora, quando?”, pubblicato il 4 luglio.
Secondo l’autore, Niccolò Morelli, sarebbe questo il momento opportuno, dato che siamo in crisi nera, per liberalizzare l’uso della cannabis a scopo ricreativo, che – come dimostrerebbero alcuni studi – “genererebbe più di 350 mila posti di lavoro nel giro di pochi anni”.
Inoltre, “applicando una tassazione pari a quella per le sigarette, che ha un’aliquota pari al 75%, e ipotizzando un prezzo medio di mercato intorno ai 10 euro… il beneficio per lo Stato sarebbe oltre i 6 miliardi di euro… Si prevede un aumento del Pil compreso tra l’1,20% e il 2,34%”. L’autore aggiunge che calerebbero pure le spese di magistratura carceraria, di operazioni di ordine pubblico e sicurezza.
Certo, non ci sarebbe più bisogno di perseguire gli spacciatori, spaccerebbe direttamente lo Stato.
Segue nel componimento l’apologia della cannabis, che non sarebbe affatto dannosa: “Non esiste nessuna evidenza che il consumo di cannabis porti alla morte. Nessuna”, specifica Morelli, convinto che “il proseguimento del proibizionismo” rischia di ledere “il futuro della nostra società”.
Forse la cannabis non conduce direttamente alla tomba. Ma disintegra le cellule cerebrali. Che già, purtroppo, scarseggiano. Un po’ ovunque.