Viene derisa, emarginata, disapprovata, eppure la pecora nera rappresenta di solito la parte migliore della famiglia nella quale è nata e dalla quale ha scelto di distinguersi rifiutando di ricalcarne modelli, tradizioni e mentalità.
Ciò che contraddistingue la pecora nera, oltre all’indipendenza di spirito, è il coraggio. Il coraggio di essere diverso, di dire “no”, di osservare il mondo da un altro punto di vista, di battere percorsi sconosciuti, di non tornare indietro neanche quando la faccenda diventa complicata, di essere ciò che è, a dispetto di tutto e tutti, persino a costo di essere penalizzato.
Un’audacia che di solito viene premiata dalla vita: da reietto, talvolta considerato stupido, incapace, problematico, sfigato, l’ovino differente taglierà i suoi traguardi da solo e raggiungerà vette inaspettate, animato anche da un desiderio di riscatto, ma soprattutto reso tenace ed indistruttibile dalle vicissitudini trascorse. Perché, diciamocelo chiaramente, essere una pecora nera è tutt’altro che facile. Ma che fortuna!
Ricerche scientifiche hanno messo in luce che le pecore nere sviluppano un elemento fondamentale: la resilienza, ossia la capacità di un materiale di assorbire un urto senza ammaccarsi e senza rompersi. In psicologia, tale parola indica l’abilità di un individuo di affrontare un trauma o un periodo difficile superandolo senza conseguenze.
Insomma, si tratta del potere di risorgere dalle proprie ceneri, di trasformarsi e rigenerarsi senza cambiare la propria natura e traendo vantaggio dalle esperienze negative.
Altra caratteristica degli ovini scuri è la facoltà di vivere la solitudine senza renderla un dramma. L’essere soli per questo tipo di persone costituisce addirittura un bisogno in certi momenti. Esse non riempiono il vuoto interiore facendo il pieno di tutto, perché il ritrovarsi senza nessuno intorno non li spaventa, bensì selezionano in modo accurato gli amici ed il partner. Del resto, hanno compreso molto presto che è “meglio essere soli che male accompagnati”.
L’emarginazione che hanno subito quando hanno manifestato di non volersi appiattire sulle posizioni altrui e di non essere disposti a seguire il gregge, ha reso questi soggetti avvezzi all’eremitaggio. Ma non crediate che non abbiano nulla da dare al prossimo? La pecora nera ha un ricco mondo interiore e tanta saggezza. È forte e autonoma, ma affettuosa con coloro di cui si fida. Gli amici accuratamente scelti diventano una sorta di “famiglia adottiva” e godono di piena fiducia.
Se anche tu sei una pecora nera, sappi che in ogni piccola comunità ce n’è una, e sta a tutti sulle balle. E considerati avvantaggiato. Avresti potuto seguire le pecorelle lungo i margini di un burrone, ma hai preferito pascolare da solo, scoprendo che soltanto fuori dal recinto inizia la vita vera.