Superano a destra e a sinistra, sbandano, non rispettano la segnaletica, ci si viaggia sopra anche in due o tre, corrono a velocità esasperata, sono ovunque e sempre più numerosi. I monopattini avranno forse facilitato la mobilità a coloro che li usano, ma hanno reso le strade luoghi ancora più caotici e pericolosi. Per non parlare poi delle biciclette si sono moltiplicate e transitano persino sui marciapiedi.

Se l’obiettivo del governo nel promuovere il ricorso a questo genere di mezzi era quello di limitare la diffusione del coronavirus, quindi i morti, occorre ammettere che l’esecutivo non ha affatto considerato l’aumento di feriti e trapassati da incidenti stradali. Soltanto a Milano da giugno ai primi di settembre ci sono stati più di 650 incidenti che hanno coinvolto bici e monopattini (119 solo questi ultimi).

E questi dati sono destinati a lievitare in modo esponenziale se teniamo conto del fatto che gli abitanti di Milano sono rientrati in città dalle vacanze e le vie sono di nuovo gremite di gente, in particolare da domenica scorsa.

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