Il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre (forse addirittura fino al 31 gennaio 2021) lo stato di emergenza che era stato dichiarato il 31 gennaio scorso per sei mesi al fine di “provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario sia sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate a fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi”.

Insomma, lo stato di emergenza consente al premier di eludere le Camere, ossia il normale iter di approvazione delle leggi, come egli ha reiteratamente fatto in questi mesi adducendo come ragione la necessità di procedere in maniera spedita. Il presidente del Consiglio potrà così seguitare ad emettere i suoi decreti, di decretare di giorno e di notte su tutto, senza confrontarsi con l’opposizione, che risulta completamente schiacciata dalla maggioranza, anzi da Giuseppe Conte, l’avvocato del popolo con i pieni poteri.

E pensare che questo esecutivo nacque lo scorso settembre proprio con l’obiettivo declamato di “impedire a Matteo Salvini di prendere i pieni poteri”. Ironia della sorte: la dittatura l’hanno poi istituita i giallorossi, quella sanitaria. E prosegue.

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