Estintori, reti dei letti, pezzi di vetro delle finestre mandate in frantumi, pietre e persino materassi in fiamme. Non sopportavano l’obbligo di quarantena i 65 migranti, in gran parte tunisini, del centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mosè, ad Agrigento, Sicilia, che mercoledì 7 ottobre hanno adoperato questi e altri strumenti per aggredire le forze dell’ordine, che tentavano invano di contenere la violentissima rivolta culminata nell’incendio dei locali e nella fuga di alcuni extracomunitari. Tre i poliziotti feriti. I danni sono ingenti, dal momento che la struttura è completamente distrutta.

Gli italiani vengono multati se sorpresi all’aperto con la mascherina abbassata, mentre ai clandestini che sbarcano sul nostro territorio illegalmente e non rispettano le nostre regole vengono accordati vitto, alloggio, ospitalità e persino protezione speciale, sebbene non provengano da Paesi in guerra.

Tutto questo non ci condurrà a nulla di buono.

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