Che fine ha fatto quel pudore dolce di cui erano capaci sia uomini che donne? Mi riferisco a quel sentimento di imbarazzo che infiammava le guance, facendo apparire chi ne veniva impossessato rosso come un peperone. Esiste qualcosa di più tenero? Sembra che non siamo più in grado di provarlo, il pudore, poiché affetti da una sfacciataggine cronicizzata e incancrenita. Insomma, non ci vergogniamo più. Neppure quando sarebbe il caso di vergognarsi.

Ieri pomeriggio una fanciulla si è avvicinata al premier Giuseppe Conte, il quale si accingeva a rientrare a Palazzo Chigi, e gli ha detto: “Ho sostenuto l’esame di diritto privato con lei, a Firenze”. E poi: “Dovrei togliermi mutande e reggiseno per fare foto di questo tipo. Facciamoci un selfie”. Della tizia si è saputo che non è una ex allieva, ma una che ci ha già fatto vedere il suo culo in tv, su Rete4, ospite di Piero Chiambretti.

Non comprendiamo la correlazione tra autoscatto in compagnia del premier ed esigenza di sfilare la biancheria intima.

A noi risulta che qui invece che da togliere ci sarebbe da aggiungere. Magari un po’ di sale in zucca.

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