Gli era stato chiesto di mostrare il biglietto ma egli non ne era munito, così era stato invitato con gentilezza a scendere dall’autobus su cui viaggiava. Il giorno seguente, ossia martedì 25 agosto, alle ore 16:40, a Casteggio, in provincia di Pavia, il magrebino di 30 anni, risultato pregiudicato, è salito a bordo dello stesso bus, ha cosparso se stesso e anche il mezzo, su cui si trovavano 13 persone, di benzina ed era pronto a fare divampare le fiamme con un accendino che stringeva nella mano.
La strage è stata evitata grazie al conducente, che senza esitazioni ha spinto i passeggeri ad abbandonare immediatamente il bus, poi si è divincolato dall’aggressore ed è scappato dall’abitacolo, intanto pure l’extracomunitario si dava alla fuga. Dopo avere acquisito e studiato le immagini delle telecamere di sorveglianza i carabinieri sono riusciti ad identificare il soggetto, individuato poi nei pressi della stazione. Insomma, per vendetta il magrebino era pronto ad ammazzare bruciandole vive 13 persone: non aveva gradito di essere stato costretto a scendere dal bus poiché privo del titolo di viaggio. Adesso il trentenne dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata, interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità e tentate lesioni personali aggravate.
Del resto, gli extracomunitari che stiamo accogliendo da anni sono ormai avvezzi ad essere mantenuti dagli italiani, quindi non accettano di doversi adeguare alle regole che tutti noi rispettiamo, inclusa quella di acquistare il biglietto per usufruire del servizio di trasporto pubblico.
Il magrebino in questione ha pagato la benzina per darci fuoco, ma di pagare il biglietto per la corsa non ci pensava proprio.