Magistrati, politici, liberi professionisti, stilisti, personaggi dello spettacolo e della cultura, tutti sia uomini che donne, e persino preti. Sono questi i clienti abituali di Luca Borromeo, milanese di 37 anni, che vende loro sesso, per nulla a buon mercato, e compagnia.
Una carriera di successo, intrapresa all’età di 29 anni un po’ per gioco e un po’ per scommessa, caricando alcune foto online insieme al suo numero di telefono. “Allora lavoravo nel settore assicurativo – ci racconta Luca – che abbandonai definitivamente nel giro di pochi mesi per fare l’escort a tempo pieno, passando dal vendere le polizze al vendere il mio corpo”, affascinato dal guadagno facile, ma non solo. “Mi sentivo finalmente apprezzato. Ed è anche questo il motivo per cui continuo a farlo”.
Se “pagare è una difesa”, quasi per assicurare il cuore dal rischio di essere spezzato, “essere pagato è un modo per sentirmi amato”, ci confida Luca.
Ma, in fondo, vivendo un’intimità più o meno assidua con qualcuno, il rischio di innamorarsene c’è sempre. “A me è successo – afferma l’escort milanese -. Ho perso la testa sia per clienti uomini che donne. Allora ho preferito interrompere i rapporti per non mettere in difficoltà chi paga proprio perché ciò non avvenga”.
Luca, che lavora in tutta Italia e anche all’estero, ha clienti di entrambi i sessi in pari percentuale, ma anche coppie, circa il 30% dei suoi clienti.
“Mi chiamano anche le donne che desiderano perdere la verginità, sia a 18 anni che in età adulta. La più grande aveva 39 anni. Di solito sono donne che hanno subito traumi da abusi di tipo sessuale in fase pre-adolescenziale. Io le aiuto a superare le loro paure, le libero in parte dal peso di quel dolore. Una parte cospicua delle mie clienti è costituita anche da quelle donne che, avendo scoperto che il proprio uomo le tradisce, non riescono a raggiungere più l’orgasmo.
Mi chiamano persino le lesbiche, magari perché la loro compagna rifiuta di penetrarle e loro ne sentono il bisogno”. Il numero più nutrito di clienti uomini, invece, è rappresentato da quelli sposati, circa il 90%, con figli e spesso anche nipoti, di cui parlano con tanto affetto. “Molti uomini, inoltre, arrivati in età matura, desiderano provare il sesso con un uomo per la prima volta e decidono di rivolgersi ad un professionista”.
Ma cosa li porta a fare questa scelta da adulti? “Hanno una omosessualità, o almeno bisessualità, repressa, a cui non hanno mai dato sfogo. A volte è una questione di status. Giunto ad un certo livello sociale, senti che puoi fare quello che vuoi perché non temi più il giudizio altrui. Allora vuoi provare tutto. E hai anche meno imbarazzo nel farti vedere al ristorante con uno come me”.
“Non esistono uomini che mi abbiano provato e non siamo ritornati da me”, garantisce con orgoglio Luca.
Ma cosa cercano i clienti di un escort?
“Non solo sesso. La penetrazione non è sempre necessaria. Spesso sia donne che uomini vogliono solo stare a letto in una situazione di intimità con un uomo, senza inibizioni o paure”.
Luca cura tanto il suo corpo, ma appare convinto che nel suo lavoro “l’aspetto fisico è necessario, ma non sufficiente, come nella matematica. Ciò che conta davvero è la capacità di ascoltare”.
Il ragazzo confessa che ci sono stati clienti che si sono indebitati per lui, e non per il suo aspetto fisico, bensì per come li faceva sentire. “Tutti hanno bisogno di parlare e di essere ascoltati. Uomini e donne. Queste ultime spesso mi parlano del marito, dei suoi tradimenti”.
Con tariffe minime che vanno dai 200 l’ora fino ai 1500 euro per una notte, ma che possono diventare molto più consistenti, Luca è un escort di lusso, abituato a frequentare feste e salotti riservati, per questo l’aspetto culturale è fondamentale e lui non manca di curarlo.
“Mi è capitato che un magistrato mi abbia parlato di un processo molto importante ad un personaggio noto, anticipandomi la richiesta di risarcimento. Devo essere preparato anche sull’attualità o la politica per non fare cattive figure. I magistrati amano parlare e sono molto incuriositi dalla mia vita. Di politici ne ho conosciuti tanti, sia a destra che a sinistra, diciamo che mi mancano solo i cinque stelle, per ora”.
I preti rappresentano una percentuale esigua dei suoi clienti, ma, continua Luca, “se vivessi a Roma, come molti dei miei colleghi, avrei quasi esclusivamente clienti preti e politici”.
L’escort lamenta di come sia calato il numero dei clienti nel prelato “da quando si è insediato sul soglio pontificio Papa Francesco. Con Ratzinger si guadagnava di più!”.
Sono soprattutto i preti ad apprezzare maggiormente le ottime doti di ascolto di Luca, che ritiene che “per la loro inesperienza relazionale, i preti vivano il sesso come fossero dei bambini”.
A questo proposito ci racconta di quando una volta, ospite di un suo cliente aristocratico nel centro di Roma, un prete si sia infilato nel suo letto nel cuore della notte, convinto che Luca fosse a disposizione degli ospiti. “Non me la sono sentita di mandarlo via, l’ho respinto, ma l’ho invitato a restare a dormire con me, proprio perché mi ha fatto tenerezza”, conclude.
Invece, chi proprio Luca non digerisce sono “quei ricchi omosessuali solo nel privato, che si oppongono strenuamente alle conquiste civili degli omosessuali. Sono gli stessi ai quali piace avere l’amante uomo, tenerlo nascosto, viziarlo e fargli promesse, ma non si esporrebbero mai. A loro piace che il loro amante rimanga in una condizione di inferiorità”.
Chiediamo a Luca se esistano differenza tra i clienti del nord e quelli del sud. “Ho clienti in Puglia e in Sicilia, nessuna donna tra questi, solo uomini. Di loro non so nulla. Neanche il nome. Non parlano mai di loro stessi. L’incontro avviene in luoghi neutri, in alberghi che prenoto a mio nome, perché non vogliono lasciare traccia. Quelli del nord, invece, parlano di più. Numerosi sono anche i clienti di passaggio per lavoro o vacanza, o quelli che raggiungo all’estero. Molti in Svizzera. Molti neri e nere. È lavorando che ho migliorato il mio inglese”.
I clienti possono chiedere qualsiasi cosa, persino richieste più inconsuete come quella di farsi fare la pipì addosso. “L’unica proposta che rifiuto a letto, frequente da parte di entrambi i sessi, è quella di non usare il preservativo. La salute è importante per me”, ci rivela Borromeo.
Ma come si vede Luca tra qualche anno? “Non è un lavoro che si può fare per tutta la vita. Desidero creare un centro benessere particolare, essendo un massaggiatore certificato. Io credo nell’amore vero e spero un giorno di trovarlo. Quello che ti fa sentire apprezzato e protetto anche senza il passaggio di denaro. Quello che non finisce domani”.
Articolo pubblicato su Libero il 22 settembre del 2016