Chissà perché prima del lockdown Belzebù si impossessava più di frequente delle anime di uomini e donne che per liberarsene dovevano ricorrere ai preti esorcisti? Sarà stata la paura nei confronti del coronavirus ha indurre Satana a ritirarsi? Fatto sta che gli esorcismi sono in calo, come ha spiegato all’Adnkronos il teologo don Matteo De Meo, che ha avuto parecchi incontri ravvicinati con il demonio essendo un esorcista. Adesso De Meo, quelle poche volte che gli capita di intervenire per scacciare l’ospite indesiderato ricacciandolo nell’inferno, utilizza guanti e mascherina, come fosse un chirurgo.
Attenzione: non è che il diavolo non agisca più, specifica padre Cesare Truqui, erede del famoso esorcista padre Amorth. Magari Belzebù se ne fosse andato al diavolo! Purtroppo, costui continua ad operare il male, sono i preti che, loro malgrado, devono rimandare gli esorcismi poiché è arduo praticarli efficacemente quando è d’obbligo mantenere il distanziamento sociale. Insomma, il demonio può attendere.
Certo, ci dispiace per il poveretto che è costretto a conviverci in attesa della visita del religioso. Padre Truqui puntualizza che tuttavia l’eventuale posseduto non viene abbandonato a se stesso, in balia di Satana. Infatti può conversare al telefono con il sacerdote che lo conforta e gli fornisce supporto psicologico. “Io però credo nel potere dell’esorcismo”, continua Truqui, “quindi tutt’al più attraverso la cornetta si dà una benedizione ma a tanti chilometri di distanza non si allontana Satana”.
Dunque, l’esorcismo richiede il faccia a faccia. Mica è sufficiente un sms per invitare il Male a farsi da parte.
Possiamo proprio dirlo: il microscopico invisibile Corona ha stravolto non soltanto la nostra quotidianità, inclusi progetti, abitudini, usi, ma persino quella di Belzebù.