“Fontana che annuncia la sua quarantena mettendo la mascherina in diretta Fb è una puntata di Black Mirror”, aveva cinguettato Selvaggia Lucarelli allorché il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva annunciato che una sua collaboratrice era stata contagiata dal coronavirus e che perciò egli avrebbe intrapreso “una sorta di auto-isolamento per preservare i membri del suo team”.

Per Lucarelli, la quale in quei giorni divorava involtini primavera in diretta televisiva, allora la mascherina non andava bene, suscitava panico e inquietudine negli spettatori.

Eppure il gesto di Fontana voleva indurre gli italiani ad adottare un comportamento prudente e responsabile nei confronti del prossimo.

Da allora, era fine febbraio, Lucarelli ha capovolto la sua posizione: prima rompeva le palle a chi utilizzava la mascherina, ora le rompe a chi non la utilizza. Peccato che, mentre è impegnata nella sua costante opera moralizzatrice, Selvaggia non si adegui all’etica da lei stessa difesa e decantata. Infatti, qualche giorno fa Lucarelli si è scagliata contro il leader della Lega Matteo Salvini, reo di non indossare il dispositivo di protezione individuale, intanto ella lo portava sì, ma sulla bocca, lasciando scoperto il naso, ossia proprio quella parte in cui si annida maggiormente il virus.

Mettere la mascherina sulle labbra, come usa fare Selvaggia, è inutile. Equivale a non metterla. Eppure la signora rimprovera chi non ce l’ha.

La sua solita coerenza. Tutto regolare.

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