Importa poco che tu nasca uomo, topo, cane, gatto o ranocchio, se hai stoffa puoi diventare un campione mondiale. È questo il caso, ad esempio, di New Kim, piccione viaggiatore di sesso femminile che domenica scorsa è stato venduto all’asta, il cui prezzo base era di 200 euro, per una cifra sbalorditiva di quasi 2 milioni di dollari (1,6 milioni di euro), offerta che ha superato il precedente record di 1,2 milioni di euro stabilito a marzo scorso per Armando, un altro piccione belga.

Parlano di lei i più importanti quotidiani del pianeta. New Kim, che ha due anni ed è stata allevata in Belgio dove le corse di velocità tra piccioni sono molto popolari, è stata acquistata da un signore cinese, il quale, colpito dal fatto che nel 2018 la pennuta ha vinto con disinvoltura una serie di competizioni aggiudicandosi il titolo di migliore giovane uccello in Belgio, ha intenzione di mettere a riposo Kim affidandole l’esclusivo compito di dare alla luce purosangue dei cieli come lei, cosa che potrà fare fino ai dieci anni di vita.

Quindi, la piccioncina, che viene trattata alla stregua di una regina e che da qui in avanti dovrà solo nutrirsi e covare uova tra agi e mollezze, si trasferirà dall’Europa in Cina, dove negli ultimi anni è cresciuto in modo sorprendente il numero degli appassionati di questo genere di passatempo, ossia le corse dei piccioni, che percorrono tra le 100 e le 600 miglia, attraversando diversi Stati e tornando infine al punto di partenza: chi giunge prima sale sul podio. Il loro stupefacente senso dell’orientamento costituisce uno dei più grandi misteri irrisolti.

E non crediate che l’operazione sia facile come bere un bicchiere d’acqua. Talvolta i volatili ci rimettono le penne finendo tra le grinfie dei falchi o imprigionati tra i cavi elettrici. Certo è che, con quello che costano, la loro morte non lascia indifferenti i proprietari. È un po’ come “perdere un occhio della testa”.

Gli amanti di codeste gare sono in prevalenza uomini, ma le loro compagne li supportano o fingono di condividere l’interesse nei confronti di un hobby milionario capace di regalare indimenticabili emozioni. Al proprio uccello, del resto, ci si affeziona. Costanti sono le cure e abbondante è il tempo che ciascun corridore professionista dedica al personale atleta. Occorre prestare attenzione alla pulizia, all’allenamento, all’alimentazione e allo stato di salute del piccione, il quale, per dare il meglio di sé e stupire con una performance da medaglia d’oro, deve essere in forma smagliante.

New Kim, come Armando e altri uccelloni fuoriclasse, sono certamente più fortunati rispetto alla stragrande maggioranza dei piccioni che popolano le piazze di tutto il globo, i quali si cibano delle mollichine lasciate distrattamente dai passanti e riposano in inverno appollaiati sopra le grate delle metropolitane, dai cui inferi proviene un piacevole tepore. O forse no. Chi lo sa? Forse l’esistenza dorata di Kim non è poi così felice. I suoi voli sono allenamenti e non liete passeggiate nell’azzurro. Essa viene cronometrata, pesata, controllata, vaccinata, visitata, tenuta a stecchetto e le viene costantemente chiesto di superare persino se stessa. Il nido è garantito, caldo e profumato. I pasti altrettanto. Però vuoi mettere un alloggio in centro magari sotto il tetto di un grazioso palazzo storico o tra le guglie del duomo di Milano?

A volte il successo ha costi altissimi. Per gli esseri umani così come per le bestie. E New Kim paga suo malgrado l’uscita dall’anonimato: da oggi sarà trasformata in un gallina dalle uova d’oro. Un dubbio sorge a questo punto? E se quei piccioni viaggiatori che non hanno fatto più ritorno si fossero dati alla fuga per recuperare la libertà che gli spetta? Sarebbe una bella rivincita nei confronti di coloro i quali sono disposti a sborsare milioni di euro per porre un animale in gabbia eppure non per salvargli la vita.

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