“Non sono uno dei tanti privilegiati che vive alienato dalla realtà. Non ho dimenticato da dove sono partito. Guardarsi intorno ogni tanto può essere terapeutico”, aveva scritto tempo fa sui social network il cantante Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, 31 anni, cresciuto nelle periferie milanesi. Il quale, in effetti, in questi ultimi mesi ha dato prova, insieme a sua moglie, l’influencer Chiara Ferragni, 33, di essere capace di scendere in campo per nobili cause, come la costruzione del nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, resa possibile grazie ad una raccolta di fondi promossa dai coniugi Ferragnez lo scorso marzo la quale ha coinvolto ben 192 mila utenti. La coppia più popolare del web ha inoltre consegnato la spesa a domicilio a persone in difficoltà durante il lockdown dimostrando di essere in grado di uscire dal proprio lussuoso attico allo scopo di occuparsi dei più deboli. Un bell’esempio per decine di milioni di giovani che sulla rete seguono sia Chiara che Federico.
Il rapper iper-tatuato, che a breve diventerà babbo per la seconda volta, ha preso ora una decisione solenne: si è ritirato da Instagram al fine di dedicarsi anima e cuore ad “un progetto benefico in favore dei lavoratori dello spettacolo, duramente colpiti dalle misure restrittive dovute alla pandemia”. Per aiutare la categoria il governo ha pensato ad un bonus di mille euro, indennizzo ridicolo che chissà a quanti e quando arriverà, e infatti non cessano, anzi si inaspriscono, le proteste di coloro che per effetto della chiusura di cinema e teatri e non solo si ritrovano al verde.
Su Instagram, dove raccoglie oltre 11 milioni di follower (la sua dolce metà quasi 22 milioni), Fedez ha annunciato quelli che definisce i “motivi della sua latitanza”: “Sto lavorando come un pazzo. Ho bisogno di metterci la testa giorno e notte perché il progetto, edificato insieme ad un gruppo di amici, possa prendere vita nel minor tempo possibile. Spero che si riesca a fare qualcosa di bello e positivo per i lavoratori di questo Paese, in tempi brevi. Anzi, brevissimi. Non può piovere per sempre”. E non abbiamo dubbi circa il fatto che egli riuscirà a realizzare il suo proposito fornendo ossigeno a professionisti stremati e ridotti alla canna del gas in particolare in seguito al ventiduesimo dpcm, che risulta essere il più irrazionale e controproducente della collezione per milioni di cittadini ai quali è fatto divieto di lavorare, quindi di guadagnarsi da vivere, quantunque si siano adeguati alle misure di sicurezza contro il contagio.
Insomma, i Ferragnez sono persino più efficaci ed efficienti del premier Giuseppe Conte e deve essersene accorto persino quest’ultimo se consideriamo che di recente il foggiano ha contattato direttamente la famiglia social per chiedere una sorta di contributo civile: convincere gli italiani ad utilizzare il dispositivo di protezione individuale. Fedez e Chiara non si sono tirati indietro e in un baleno hanno caricato un video promozionale sulla rete spiegando quanto sia importante l’uso costante e corretto della mascherina nella lotta al coronavirus.
I Ferragnez potrebbero benissimo sostituire il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini. In effetti, oltre al proposito di Fedez di compiere qualcosa di tangibile per gli ormai disperati operatori dello spettacolo, occorre sottolineare che è dalla fine della quarantena, quando ancora le Regioni erano sigillate e ci si poteva muovere solamente all’interno del loro perimetro, che il rapper e l’imprenditrice digitale sui social network incentivano nuove forme di turismo locale, che includono la scoperta di borghi situati nei dintorni e la frequentazione di agriturismi, parchi e musei. Iniziative volte, da un lato, al rilancio delle bellezze e ricchezze artistiche, culturali, naturali, eno-gastronomiche del nostro Paese, dall’altro, alla ripresa di un sistema economico bisognoso di sbrinarsi dopo la lunga fase di isolamento.
