Credevo fosse il sito Lercio.it, invece no, è quello di Repubblica, che mette online la canzone di Fabrizio De André “Andrea s’è perso”, riscritta in chiave sarcastica con protagonista Andrea Bocelli, il tutto corredato da una fotografia del cantante non vedente con gli occhi chiusi accanto al leader della Lega Matteo Salvini. Il senso che se ne desume inevitabilmente è che i ciechi si smarriscono.

Ecco il componimento offensivo, che non si può ritenere costituisca seppure lontanamente “informazione” e il cui autore è Luca Bottura, che non fa ridere nessuno (se questo era lo scopo della sua opera):

“Bocelli è mobile

Qual piuma al vento

Muta d’accento

E di tampone

Fu contagiabile

Ma or n’è uscito

E da Salvini

Vien concupito

Bocelli è mobile

Qual piuma al vento

Lui si contagia

Ma gli altri no (3v)

Dice che il Covid

Già è disparuto

Perché i suoi amici

Non l’hanno avuto

Lo fa al Senato

Quivi invitato

Insieme al bar

Di Guerre Stellar

Bocelli è mobile

Qual piuma al vento

Lui si contaaaaaaaaaaaagiaaaaaaa

Ma gli altri no”.

La colpa del tenore? Avere partecipato ieri ad un convegno al Senato sul coronavirus. Egli è stato accusato di negare l’esistenza del virus, nonostante abbia specificato: “Non sono un negazionista, sono un ottimista e riparto da qui con una preghiera”.

Chi non si adegua al pensiero e al dettato unici, in linea con la posizione del governo, subisce questi atti di bullismo pure da parte della stampa.

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