Che nell’agone politico regnasse un po’ di confusione lo avevamo capito da un pezzo, almeno da quando il comico Beppe Grillo si è lanciato nella mischia, o meglio, ha lanciato il suo Movimento. Siamo stati travolti da personaggi improbabili, come l’ex concorrente del Grande Fratello Rocco Casalino, individui a cui non avremmo affidato neppure il pesce rosso, i quali si sono ritrovati tra le mani le redini di un Paese. Qualche esempio: Luigi Di Maio, tre volte ministro nel giro di tre anni, nonostante le note difficoltà manifestate persino nel coniugare i verbi, o Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti del governo gialloverde, più celebre per le sue gaffe che per i sui meriti, nonostante Grillo sostenga che Danilo sia uno di quei politici virtuosi che “lottano per il bene della gente”. Ecco, Toninelli, appunto, ci parlava per ore e ore di ciò che non conosceva, come il tunnel del Brennero, che di fatto non esiste se non nei sogni del grillino.
Più si è ignoranti in una determinata materia più si diventa presuntuosi, sicuri di avere la verità in tasca. È una moda dilagante. Essa impazza soprattutto da quando siamo stati travolti dal coronavirus e da un giorno all’altro i politici sono divenuti esperti di virologia e i virologi esperti di politica. E la politica ha abdicato alla scienza e la scienza ha abdicato al buonsenso seguendo questa o quella corrente, piegando le logiche alla ragion di partito. Quindi manifestare è diventato pericoloso, ma soltanto se la manifestazione è organizzata dalla destra; cantare rischioso, a meno che non venga intonata “Bella ciao”; andare alle urne catastrofico, però esclusivamente se il Pd ha poche chance di vincere. Tra i nuovi mostri si scorgono altresì soggetti come il cantante Fedez, esperto di diritto con la licenza media, il quale si fa difensore di una legge, il Ddl Zan, che, in sostanza, non soltanto è inutile, perché le condotte che mira a reprimere sono già considerate delittuose, ma, per di più, è dannosa poiché limita la libertà di espressione e induce a ritenere che certi reati siano gravi e punibili solamente quando le vittime sono donne o omosessuali. Nulla di più errato. Fedez, sì, proprio lui, quell’artista accusato dal collega Tiziano Ferro di fare bullismo contro i gay.
A confonderci le idee non bastavano le giravolte del M5s che si allea con la Lega e urla “Pd = merda” e il dì successivo si allea con il Pd e urla “Lega = merda”. Ormai ne vediamo di cotte e di crude e le invasioni di campo sono quotidiane. Vince sempre l’incompetenza e nei salotti televisivi compare la soubrette che ti illustra perché una regola è giusta, o lo scienziato che ti dice perché è giusto accogliere i clandestini, come ha fatto lo scorso luglio, mese del record annuale di sbarchi, l’epidemiologo Fabrizio Pregliasco: “Il coronavirus in Italia non lo portano di certo i barconi. Continuiamo ad accogliere i migranti, certo, ma con attenzione e sorveglianza. Dobbiamo temere anche il manager che arriva in business class magari da Stati Uniti o Spagna”. Dello stesso avviso il collega Pier Luigi Lopalco, scienziato prestato alla politica tanto che oggi è assessore alla Sanità e al Welfare della Regione Puglia, il quale, sempre la scorsa estate, ci spiegò, sempre scientificamente, che le frontiere spalancate ai clandestini non sono mica un problema, dato che “i virus sono individui esigenti che preferiscono viaggiare in prima classe e non sui gommoni” (sic!). Insomma, secondo gli esperti, un aperitivo può produrre una strage; stare ammassati sui barchini provenienti da aree altamente infette e stipare persone nei centri di prima accoglienza senza alcun rispetto delle basilari norme igienico-sanitarie, invece, non costituiscono minacce. E vabbè.
Sarebbe bello se ciascuno tornasse al suo posto. Grillo sul palco del cabaret e gli scienziati, abbandonati gli studi televisivi, in laboratorio.