Nelle ultime ore tre ciclisti sono stati travolti e uccisi da un furgone in Puglia, sulla statale Andria-Barletta; a Vicenza un uomo ha urtato un amico con il quale stava facendo una pedalata e questi è finito in un fossato, morendo all’istante.

Domenica mattina una donna di 46 anni, a Mazzano, in provincia di Brescia, ha perso il controllo della bicicletta e il volo le ha comportato serie lesioni. Ad Alba, Cuneo, nelle medesime ore una dodicenne, in seguito ad una rovinosa caduta in bici, è stata elitrasportata in codice rosso all’ospedale Santa Margherita di Torino.

Stessa sorte è toccata a un ventiduenne di Chieri, Torino. A Campobasso, invece, la settimana scorsa un 47enne alla guida di un monopattino elettrico è rimasto coinvolto in un incidente stradale e trasportato d’urgenza al pronto soccorso. È andata peggio al sessantenne che giovedì 11 giugno, a Budrio, in provincia di Bologna, mentre viaggiava a bordo del suo monopattino si è scontrato contro un’automobile, spirando il giorno seguente per le gravi ferite riportate.

Il 22 giugno a Lainate, Milano, due ragazzine di 15 anni, le quali senza casco (che è obbligatorio per i minori) e contromano sfrecciavano sul pattino elettrico, hanno impattato contro una vettura e una delle due è stata ricoverata in rianimazione con prognosi riservata. Potremmo seguitare a stendere questo tragico bollettino, ma ci fermiamo qui per non tediarvi.

Gli incidenti che coinvolgono biciclette e monopattini continuano a crescere in maniera esponenziale. È questo il risultato degli incentivi statali volti alla promozione di una mobilità ecosostenibile, che nell’ottica del governo Conte dovrebbero assolvere due funzioni: quella di evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici, dove il contagio potrebbe essere più facile, e quella di mantenere l’aria più pulita, sfavorendo il ricorso massiccio all’automobile almeno per tragitti brevi.

Tuttavia, ciò che l’esecutivo ha prodotto con il bonus bici è il caos totale nelle nostre città, la cui morfologia stradale è stata ridefinita all’improvviso e talvolta in modo pericoloso oltre che bizzarro. Chi utilizza questi mezzi di locomozione ultramoderni, peraltro, lo fa in barba ad ogni regola e si sente padrone assoluto del territorio, tanto da transitare persino sul terreno dedicato soltanto ai pedoni.

Bici e monopattini possono circolare su piste ciclabili, aree pedonali e strade urbane ed extraurbane, non sui marciapiedi dove invece scorrono troppo di frequente e pure ad alta velocità a danno dei passanti che ormai non sanno più dove camminare. Si rischia di svoltare l’angolo e ritrovarsi asfaltati da un pirata sulle due ruote.

Insomma, l’esecutivo per fare diminuire il numero dei trapassati per il virus cinese fa lievitare quello dei deceduti per incidenti stradali. In rianimazione prima venivano accolti i positivi al corona e ora gli scellerati del monopattino. L’ecologismo, a quanto sembra, nuoce gravemente alla salute.

Tra le sciocche idee anti-covid partorite dal Consiglio dei ministri giallorosso troviamo anche quella relativa al cosiddetto “banco dinamico”. Secondo la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il banco del futuro, singolo, con seduta ergonomica e colorato, impedirà la diffusione del contagio in classe, perciò ci accingiamo ad acquistare la bellezza di tre milioni di banchi nuovi di zecca, il cui costo è di 300 euro l’uno contro i 50-60 euro di quelli tradizionali. La spesa milionaria è ritenuta indispensabile. E poco importa se le scuole cadono a pezzi e hanno spesso il tetto in amianto. Se ci abbiamo il banco dinamico e allegro, che ci frega?!

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