Più risolutivo del Ris di Parma, coraggioso e impettito, teste d’eccezione e incorruttibile, un pappagallo cenerino di nome Bud, abitante del Michigan, USA, non si è fatto intimidire da eventuali ritorsioni e ha testimoniato contro Glenna Duram, 49 anni, rea di avere assassinato con cinque colpi di arma da fuoco suo marito Martin Duram, 46, nel maggio del 2015, legittimo proprietario del pennuto. La donna, dopo l’omicidio, avrebbe tentato di togliersi la vita mediante una ferita alla testa.

Fregata dall’uccello, che non è stato neanche costretto a recarsi in tribunale, sebbene in un primo momento la pubblica accusa avesse deciso di farlo deporre, la scorsa settimana la donna è stata condannata per l’omicidio del coniuge, avendo la giuria ritenuto attendibile ed illuminante, dopo otto ore di camera di consiglio, quanto raccontato da Bud, divenuto testimone di giustizia.

Il cenerino, infatti, era presente nel momento in cui è avvenuto il delitto, ma non ha potuto difendere – per ovvie ragioni – il suo amato Martin dalla furia omicida di quella donna che del resto non si era mai mostrata troppo contenta di ospitarlo in casa e che oggi – di sicuro – lo cucinerebbe volentieri allo spiedo. Ma per fortuna l’uccello non ci lascerà neanche stavolta le penne, perché la signora è già in galera.

Insomma, Bud è il primo uccello che sia riuscito a mettere in gabbia un essere umano. E per questo è già diventato l’idolo di milioni di volatili statunitensi nonché mascotte della polizia americana. Il pappagallo però, ancora affranto per il lutto, sembra non gradire molto l’invadenza dei suoi ammiratori e vive confinato nella sua nuova dimora, affidato alle amorevoli cure della ex moglie della vittima, Christina Keller. È stata proprio quest’ultima a sentire per la prima volta il piccolo Bud, ancora sotto choc, ripetere a più non posso e con la stessa voce del suo defunto marito: “Non sparare, cazzo!”. Fatto confermato in udienza anche dai genitori di Martin.

Ad averne anche in Italia di uccelli così! Si dice che il pappagallo sia un animale particolarmente intelligente e persino sensibile, tanto da arrivare a suicidarsi se trascurato o maltrattato. I cenerini, in particolare, che vivono dai 40 ai 60 anni, sono considerati la specie più dotata a livello cognitivo e tendono ad affezionarsi in modo morboso al loro padrone.

Eppure non tutti i volatili parlanti sono rispettosi della legge ed amanti della giustizia e qualche volta succede che uno di questi, invece di spedire gli assassini in carcere, dietro le sbarre ci finisca. In India nel 2014 un pappagallo birichino è stato arrestato e condannato per avere offeso ripetutamente una donna di 85 anni con un lessico scurrile e piuttosto arrapato. Insomma, una vera e propria indecenza, tanto che le autorità indiane non hanno voluto fargliela passare liscia. E chissà che in prigione non impari a tenere finalmente il becco chiuso!

Articolo pubblicato su Libero il 30 luglio del 2017

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