Dopo quattro mesi di lontananza, una mamma ha abbracciato il figlioletto di 9 anni al primo incontro protetto, avvenuto all’interno di una cooperativa sociale a Reggio Emilia. L’educatrice ha chiamato i carabinieri che hanno comminato alla donna, rea di non essere riuscita a trattenere lo slancio di amore verso la sua creatura, una multa di 400 euro. Un ventenne a Pavia ha stretto tra le braccia la sua fidanzatina per strada e agenti in borghese lo hanno fermato, anche lui dovrà sborsare 400 euro, in quanto non ha rispettato le norme sul distanziamento sociale, e poco importa se entrambi i ragazzi portavano la mascherina e hanno una relazione stabile, pur non vivendo sotto il medesimo tetto. Siamo passati dalla campagna “Abbraccia un cinese” a quella “Non abbracciare neppure chi ti ha dato alla luce”.
Ogni dì esce fuori un nuovo modello di mascherina, l’ultima è iMask, made in Italy, dicono sia “eterna”, sul Corriere si legge che “ha un design che si fa notare e una capacità di protezione di alto livello”. Un modo per non passare inosservati e, allo stesso tempo, per salvarsi il culo. L’immagine è un po’ inquietante ma lo strumento promette di difenderci da qualsiasi attacco virale. Del resto, se non sei correttamente munito di un dispositivo di protezione individuale sei etichettato quale fascista. E i fascisti sono sudati, ha affermato Gianrico Carofiglio in tv. Qualche giornalista ha codificato un vero e proprio “galateo delle mascherine”: “Ci sono i resistenti, poi gli insofferenti. Strategia in tre mosse per indurre ad indossarle correttamente senza ferire sensibilità o scatenare reazioni inconsulte”.
Coloro che si dimostrano recalcitranti e passeggiano o corrono senza occultare a dovere naso, bocca e mento vengono dipinti quali esseri addirittura pericolosi, temibili facinorosi. Per loro non basterebbero gli “assistenti civici”, disoccupati che rompono le palle al passante ricordandogli di mantenere il metro di distanza e roba simile. Si sostiene che la mascherina sia di sinistra, Michele Serra non ci sta e ieri scriveva: “Circolare senza mascherina è dunque il più classico dei “me ne frego”, da pronunciare petto in fuori.
Questo ci rimanda, inesorabilmente, alla domanda iniziale: la mascherina non è di destra né di sinistra, ma non mettersela è una forma di arditismo a costo zero. Il prezzo lo pagano gli altri”. Se quelli senza maschera se ne infischiano, quelli con mascherina però non transigono. Sono questi ultimi i veri violenti. Qualche giorno fa un uomo mi ha urlato: “Oca”. E lo ripeteva con accanimento e rabbia. La mia colpa? Avevo abbassato la mascherina per un attimo, il tempo di respirare, approfittando del fatto che non avevo nessuno intorno. Intanto il signore dal marciapiede opposto continuava ad inveire contro di me. Mi è andata bene. C’è chi viene picchiato perché sorpreso senza bavaglio. E sei ti scappa uno starnuto, sei morto.
Intanto statue secolari vengono abbattute, in quanto reputate razziste. Quella di Cristoforo Colombo è stata decapitata. E anche quella di Montanelli, a Milano, ha rischiato di fare una brutta fine. Chissà dall’altro mondo come se la ridono osservando questa umanità impazzita. Ad ogni modo tra un mese dovrebbero tornare attive le discoteche, la prossima settimana cinema e teatri. Tuttavia ancora non sappiamo quando apriranno le scuole, sigillate dai primi di marzo. Forse, e sottolineo forse, ai margini di ottobre i fanciulli potranno tornare in classe. Ovviamente dopo le elezioni regionali ed il referendum, mica prima. Il diritto alla istruzione può attendere. Il ministro Azzolina propone gabbie di plexiglas ove intrappolare bambini e adolescenti. Sempre per salvaguardarli dal virus. Un virus che ha colpito tanti ai polmoni e tutti gli altri alla testa.
L’esperto anti-odio sul web ha proposto sul web di bloccare i lombardi in Lombardia per tutta quanta l’estate, sequestrati in casa. Intanto i giallorossi vogliono che Salvini venga processato per sequestro di persona poiché ha impedito lo sbarco sul territorio italiano a diverse decine di migranti che senza sosta raggiungevano illegalmente le coste italiane. A proposito, il governo ha posto agli arresti domiciliari gli abitanti della penisola per mesi al fine di frenare il contagio, nel mentre in Sicilia arrivavano e arrivano barconi carichi di immigrati partiti dai Paesi dove il virus dilaga.
Le manifestazioni organizzate dal centrodestra favoriscono la diffusione del Covid-19 e sono quindi atti criminali, quelle organizzate dalla sinistra invece non recano danni e sono benvenute. Ritiriamo dal mercato dolci a cui attribuiamo una ideologia esecrabile, come i moretti, reputati razzisti; eliminiamo dalla programmazione televisiva il colossal “Via col vento”, in quanto offensivo nei confronti delle persone di colore; baciamo i piedi a coloro che hanno la pelle nera poiché hanno la pelle nera.
I progressisti scendono in piazza per chiedere più clandestini, poi quando gli extracomunitari giungono li gettano sull’asfalto. I ragazzi del movimento Black Lives Matter Italia vogliono più diritti per i neri da sempre schiavizzati e poi la sera si fanno consegnare la cena a domicilio dal rider africano irregolare pagato qualche spicciolo dalla multinazionale che lo sfrutta. E non gli lasciano neppure la mancia. Tra febbraio e aprile i politici di sinistra ci incitavano a fare l’aperitivo, ora hanno giurato guerra a chi beve lo Spritz.
I virologi predicavano che la mascherina è inutile, adesso ci spiegano che è fondamentale. Quelli che garantivano che il corona non sarebbe mai giunto in Italia, ora ci garantiscono che mai se ne andrà. Chi parlava di “banale influenza”, adesso ci mette in guardia dalla seconda ondata. Questo esecutivo nato per limitare il leader della Lega che aveva pregato gli italiani: “Datemi pieni poteri”, i pieni poteri se li è presi e governa da mesi eludendo le Camere. Conte, che si era presentato quale “avvocato del popolo”, fa oggi il tiranno.
Ma il cielo è sempre più blu.