Arriva il primo vaccino contro il coronavirus. Creato nello stesso Paese da cui ha preso il via la pandemia mondiale che ha prodotto fame, disoccupazione, disperazione, morti e collasso delle strutture sanitarie ovunque, il vaccino sarà utilizzato soltanto all’interno delle forze armate cinese. “Si, vabbè”, commentiamo noi, che pensiamo male ma a pensar male spesso si azzecca. Il business del vaccino anti-Covid19, del resto, è miliardario: lo aspetta tutta la popolazione mondiale, ossia 7-8 miliardi di persone a occhio e croce.

Ad avere sviluppato l’antidoto è l’azienda ConSino Biologics di Hong Kong insieme all’Istituto di biotecnologia di Pechino, parte dell’Accademia militare per le scienze mediche. Chi lo ha prodotto assicura che il vaccino ha “un profilo di sicurezza buono”. E certo! Cosa dovrebbe dire l’azienda? Che fa schifo? ConSino Biologics rende noto che la commissione militare cinese ha già approvato l’uso del vaccino il 25 giugno e – udite, udite! – di non potere affermare con certezza che il vaccino verrà commercializzato. E certo: fabbrico un vaccino stravoluto da miliardi di persone e che potrebbe porre fine alla pestilenza che ho pure in patria, ma non lo vendo, lo tengo a riposare nel frigorifero di casa.

Come no.

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