L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, capo della task force pugliese per l’emergenza coronavirus, ama tanto il suo lavoro che lo mollerà per darsi alla politica, candidandosi con il Partito democratico in Puglia. Come il suo amico Michele Emiliano, governatore pugliese, lasciò la magistratura per entrare in politica così Pier Luigi mollerà il suo mestiere per uno scranno color porpora.

Non solo noi italiani ci siamo rotti le scatole dei virologi che affermano tutto e il contrario di tutto ma anche questi ultimi si sono rotti le scatole di fare i virologi e pianificano una carriera all’interno delle istituzioni che li hanno accolti attribuendo loro uno straordinario potere decisionale e rivestendoli di un’aura quasi mistica.

Gli scienziati nel giro di pochi mesi sono diventati personaggi televisivi, talvolta grotteschi, ma sempre ben felici di stare davanti alla telecamere anziché con la testa chinata sul microscopio. La scomparsa del virus comporta la loro stessa scomparsa e forse per questo si augurano in fondo al cuore che la seconda onda di contagio travolga il Belpaese e che venga ripristinata la quarantena, affinché essi restino protagonisti e non siano costretti a tornare alle loro sterili esistenze, nei loro laboratori bianchi e disinfettati. Molto meglio le stanze dei bottoni, se non altro sono più lussuose e solenni.

Uno come Lopalco, ad esempio, abituato oramai com’è a stare ogni giorno in tv e sui giornali, a sparare le sue sentenze di morte, ad annientare le speranze degli abitanti della penisola sul domani, a fare l’uccellaccio del malaugurio, come potrebbe rassegnarsi a cadere nel dimenticatoio? Egli si dice convinto che l’epidemia ci investirà un’altra volta, che il corona non si sia affatto indebolito, che se speriamo nella sua sparizione siamo dei poveri illusi, che il Covid-19 circola, eccome se circola, soprattutto tra i giovani, quelli che fanno l’aperitivo e se ne fregano dei morti e dei malati.

Adesso il dubbio che i suoi proclami siano lievemente, ma solo lievemente, politicizzati inevitabilmente ci sfiora. Ed è lecito che ciò accada.

“Gli effetti eventuali di queste movida, di questi assembramenti, sull’epidemia non li vedremo tra una settimana ma molto più in là, perché quando il virus è in circolazione tra i giovani lo fa in maniera molto subdola: ce ne accorgiamo quando questi ragazzi trasmetteranno la malattia ai loro genitori”, aveva dichiarato il responsabile emergenze epidemiologiche della Regione Puglia lo scorso 25 maggio.

Poi i fatti lo hanno smentito.

Insomma, Pier Luigi Lopalco ha tutte le carte in regola per darsi alla politica e fare politica.

libro ali di burro

Il primo libro di Azzurra Barbuto
A 10 anni dalla prima edizione, la seconda è ora disponibile su Amazon in tutte le versioni

Acquistalo su Amazon